ROMA – Di pane nelle tavole degli italiani ce n’รจ sempre meno. In cinque anni i consumi dei prodotti da forno, quelli lievitati e poi venduti caldi e da mangiare entro un paio di giorni, si sono dimezzati. Rosetta addio, almeno a Roma racconta il Messaggero in prima pagina.
Il caso di Roma รจ esemplare perchรฉ i consumi come sono crollati negli ultimi cinque anni e una persona ne mangia solo 70 grammi al giorno. La strategia dei panettieri per mantenersi la clientela รจ quella di spingere il mercato con la pizza. “Se vendessimo solo il pane, avremmo giร abbassato le serrande da un pezzo. Invece puntiamo sui prodotti che continuano attirare clienti: pizza bianca, fagottini, torta rustica, pizze farcite”, spiega Giancarlo Giambarresi presidente dell’unione panificatori della provincia di Roma.
Dove si nasconde il problema? Un aspetto importante รจ il trasporto, visto che in Italia l’86 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma l’aumento di benzina e diesel ha fatto il suo effetto nelle scelte degli italiani: i consumi sono scesi in quantitร dello 0,6 per cento con punte del 5,3 per cento per le carni bovine naturali, del 3,4 per cento per i vini, del 2,9 per cento per i prodotti ittici e del 2,7 per cento per il pane nel 2010 secondo i dati Coldiretti.
Altro elemento fondamentale e che non si puรฒ sottovalutare รจ la qualitร , come fa notare Giacomo Dente sul Messaggero che concentra l’attenzione sul problema che non รจ piรน ormai la dieta e l’incubo di “una gita al mare”, piuttosto รจ la cura con cui viene fatto il pane.
