NEW YORK – Samsung ferma definitivamente la produzione del Galaxy Note7, così come le vendite e le sostituzioni. Una decisione presa dopo che sono state segnalati diversi casi di esplosione dello smartphone, tanto che la stessa aviazione americana ha messo in guardia i passeggeri che viaggiano con Galaxy Note7, chiedendo loro di “non attivare o ricaricare questi dispositivi a bordo di aerei e non stivarli in alcun bagaglio”. E le restrizioni valgono anche per i dispositivi richiamati e ripristinati.
La decisione di sospendere la produzione ha assestato un duro colpo alla società sudcroreana, che in Borsa è arrivata a perdere il 5%. Ed è arrivata a poche ore dallo sbarco della ‘guerra degli smartphone’ con Apple alla Corte suprema americana. Una battaglia iniziata cinque anni fa, dopo che il fondatore di Apple, Steve Jobs, aveva dichiarato una ‘guerra termonucleare’ contro Android, il sistema operativo di Google che gira sugli smartphone Samsung.
Proprio a poche ore dall’udienza Samsung ha deciso di sospendere la vendita del Note7, il suo modello di punta. Il colosso sud coreano ha chiesto ai suoi partner, compagnie telefoniche e rivenditori, di sospendere le vendite e le sostituzioni di Galaxy Note7 mentre vanno avanti le indagini sui recenti incidenti, in cui lo smartphone ha preso fuoco.
”Restiamo impegnati a a lavorare diligentemente con le autorità per assumere le misure necessarie per risolvere la situazione”, afferma Samsung in una nota. ”Dato che la sicurezza dei consumatori resta la priorità, Samsung chiederà alle compagnie telefoniche e ai rivenditori a livello globale di fermare le vendite e le sostituzioni del Galaxy Note7 mentre le indagini proseguono”, mette in evidenza Samsung, precisando che i titolari del Galaxy Note7 originale o di Galaxy Note7 che gli è stato dato in sostituzione del precedente dovrebbero spegnerlo e non usarlo.
Le autorità americane plaudono alla sospensione. ”Dati i timori sulla sicurezza del Galaxy Note7, la sospensione delle vendite e delle sostituzioni è la mossa giusta”, afferma Elliot Kaye, presidente della Commissione per la sicurezza dei prodotti.