Sarah Scazzi è stata ”uccisa nella cantina del garage con una corda”: un reato che si è compiuto ”in tre momenti”. Lo scrive il Gip di Taranto nell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Sabrina Misseri.
Secondo il Gip vi è ”la volontà di realizzare l’evento delittuoso, la consapevolezza di tutti i concorrenti” e ”la coscienza e la volontà di contribuire al verificarsi del reato”. Per il giudice Rosati, dunque, l’omicidio di Sarah è stata ”un’azione preordinata più grave di quella programmata”.
[gmap]