E Sabrina? Mah. Sabrina… Gelosa? Sì, ma di chi? Gelosa di Ivano? Ammettiamolo. Ma davvero si uccide una persona, per giunta una cugina, per gelosia verso un ragazzo che si limita a qualche gesto d’affetto di fatto solo fraterno? Mah. Non so. Le cronache dicono che si uccide, sì, per gelosia, ma quando c’è già di mezzo il sesso. Esercitato. E non da poco tempo. Ma Ivano sesso non ne faceva né con Sabrina né con Sarah, a quanto pare anzi non ci pensava neppure da lontano. E allora?
E se Sabrina fosse stata gelosa in realtà proprio di Sarah? E se Sabrina non sopportasse di perdere proprio la sua naturale spontanea intimità con Sarah, che vedeva inesorabilmente allontanarsi in direzione del sesso maschile? In questa storia violenta di Avetrana la gelosia c’entra di sicuro, ma non credo proprio verso un qualunque Ivano, verso cioè una faccenda priva di sesso. La violenza implicita in un assassinio, consumato con le proprie mani strangolando la vittima, è scatenata di sicuro da faccende di sesso.
E siccome faccende di sesso qui non ce n’erano, non con ragazzi del paese o del circondario o di un altro altrove, è legittimo dubitare che possano essercene state nell’ambito parentale. Sabrina può avere soggiogato Sarah perché ancora ragazzina, nell’età in cui la sessualità non è detto che abbia già preso una strada univoca e precisa, nell’età in cui la confidenza con amiche può assumere facilmente curiosità e connotati sessuali. Molto probabilmente non si è trattato di sesso consumato, ma di quelle pulsioni giovanili che stordiscono fanno perdere la testa pur nella più assoluta formale castità.
Per questo. quando la cuginetta ha cominciato a “vendersi per due coccole”, cioè a crescere, a prendere le prime cotte per i ragazzi e a non volerne più sapere dell’innocente ma morbosa al tempo stesso intimità sessuale precedente, ecco che si può perdere la testa. Quando pareva che Michele Misseri ci “tentasse” con la nipotina ho ipotizzato che in Sabrina può essere scattata una molla di tipo incestuoso. Ora però la faccenda appare diversa. E come non credo si possa uccidere per coprire una toccata al sedere così non credo si possa uccidere per un Ivano, lontano e tutto sommato anche evanescente. Se la gelosia per Ivano c’entra qualcosa, è solo una piccola componente del groviglio di sentimenti profondi quanto inconfessabili e violenti che hanno armato la mano di Sabrina.
Veniamo all’arma del delitto, che ora pare sia una cintura, dei pantaloni di Misseri padre e zio. Strangolare una persona con una cintura è più difficile che con una corda. In ogni caso, è impossibile che Sarah non si sia difesa, e con accanimento, lasciando segni sia sul corpo di Sabrina che sul proprio. A meno di essere stata prima stordita con un colpo magari in testa, del quale però dovrebbe esserci traccia sul cadavere, Sarah deve essere stata tenuta ferma da qualcun altro mentre Sabrina la strangolava. A questo punto credo che l’altra bella addormentata nel bosco, la madre matrona che ufficialmente prima non c’era e poi però se c’era dormiva, avrà qualcosa in più da spiegare agli inquirenti, e non solo perché la cintura pare sia stata trovata proprio nel bagagliaio della sua auto.