“Impassibile”: così fonti investigative descrivono la reazione di Sabrina Misseri quando venerdì scorso nella caserma di Manduria (Taranto) le è stato detto che il padre, Michele, l’accusava di averlo aiutato nell’uccidere Sarah Scazzi.
Secondo le stesse fonti, la reazione della 22enne cugina di Sarah sarebbe stata simile a quella di una persona che forse si aspettava la chiamata in correità da parte del genitore.
Anche oggi gli investigatori hanno fatto intendere che il cerchio attorno alla vicenda è tutt’altro che chiuso e che si cerca ancora una parte di verità , soprattutto in relazione ai ruoli ricoperti dalle persone coinvolte direttamente nella vicenda.