Comparirà domani davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale dei minorenni per la convalida del fermo il minore fermato dalla polizia in occasione degli incidenti avvenuti due giorni fa nel centro storico di Roma.
Il giovane, in base a quanto si apprende, sarebbe figlio di un esponente di Autonomia Operaia, movimento attivo negli anni ’70, ed amico di Mario Miliucci, il romano di 32 anni fermato durante gli scontri e finito agli arresti domiciliari su decisione del tribunale di Roma. Anche Miliucci e’ figlio di uno dei leader del movimento dell’estrema sinistra romana.
Il minore è accusato di rapina per aver sottratto un manganello e le manette a un finanziere, aggredito da un gruppo di manifestanti. In base a quanto riferiscono alcuni suoi amici, in un primo tempo, la polizia lo aveva identificato e rimandato a casa, ma il ragazzino, dopo la pubblicazione sui siti e sui giornali di alcune foto che lo ritraevano con il giubbotto beige, cappuccio e sciarpa a coprire il volto nel pieno degli scontri, aveva deciso di mettersi a disposizione degli inquirenti che gli hanno così notificato il provvedimento di fermo portandolo nel centro di prima accoglienza. Per qualche ora, ieri, si era sospettato addirittura che il minorenne fosse un infiltrato e che avesse preso parte al corteo nella veste di agente provocatore. Una notizia smentita dalla Questura di Roma.
