ROMA – Per dare i voti ai professori tra i banchi arrivano gli ispettori assoldati dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Con il milleproroghe da viale Trastevere hanno deciso di dare il potere di bacchettare i docenti agli ispettori che a concorso concluso arriveranno fino a 300.
Spetterà agli ispettori, la «valutazione esterna della scuola», periodica, secondo modalità che saranno definite entro fine aprile. Ma c’è una nota importante, perché si specifica: «secondo quanto previsto dalla riforma Brunetta».
Se il 10 maggio i test di italiano e matematica arriveranno in seconda superiore, Piero Cipollone, presidente dell’Invalsi, l’istituto per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione annuncia: «Restituiremo a ogni singola scuola i risultati dello scorso anno depurati dai fattori di contesto, rendendo le nostre valutazioni ancora più complete e utili alle scuole».
L’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (l’Indire) avrà invece compiti «di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa» e di «formazione in servizio del personale della scuola».
Qualche difficoltà invece per le sperimentazioni annunciate dalla Gelmini a novembre per una una mensilità lorda in più di stipendio per i docenti più bravi e fino a 70mila euro per le scuole meritevoli. Le adesioni infatti sono state scarse: secondo quanto spiega il Sole 24 ore su tre province campione, Pisa, Siracusa e Cagliari, ha reso noto il ministero del l’Istruzione, sono state raccolte appena 40 adesioni (il termine è scaduto il 7 febbraio) e tutte nel siracusano.
Per quanto riguarda invece il progetto di valutazione individuale, rivolto agli insegnanti è andata un po’ meglio, visto che  nelle tre province interessate, ovvero Torino, Milano, Cagliari, sono arrivate tra le 35-40 adesioni.