ROMA – La celebrità non gli è bastata. L’orso Dino, diventato famoso per quello “sconfinamento” dalla Slovenia all’Italia nel 2009, è stato ucciso da un cacciatore in Slovenia. Attirato in trappola e abbattuto. Pratica, oltreconfine, assolutamente legale visto che la popolazione di orsi al momento, in Slovenia è attorno alle 450 unità ed è lecito abbatterne un centinaio.
Ufficialmente, spiega il Corriere della Sera, Dino è stato ucciso perché aveva “comportamenti sospetti” (sbatteva la testa contro il muro di alcune case). E la teoria (di comodo) era che poteva aver contratto la rabbia. La realtà è un’altra. Dino, che deve il suo nome a Buzzati (nome scelto dopo concorso sul web), aveva una ferita al collo, i suoi atteggiamenti anomali erano dovuti al dolore.
Nel 2009 Dino era diventato una star. Dopo lo sconfinamento in Italia e dopo aver ucciso 14 asini in Veneto, nella zona dell’altopiano di Asiago, era stato munito di collare per seguirne gli spostamenti. Poi, improvvisamente era “scomparso”. Oggi la verità: l’orso è stato abbattuto in Slovenia lo scorso 15 marzo.