A febbraio, dall’aeroporto di Tortolì, in Sardegna, sarĂ lanciato “Polluce”, il secondo esemplare di laboratorio volante aerospaziale senza pilota progettato e realizzato dal Cira, il Centro di ricerche aerospaziali di Capua (Caserta), con il contributo di industrie nazionali del settore. Lo ha annunciato oggi il presidente del Cira, Enrico Saggese.
Pur essendo molto simile a “Castore”, il velivolo che a febbraio 2007 ha compiuto con successo la sua missione raggiungendo l’80% degli obiettivi prefissati, “Polluce” è in realtĂ molto piĂą sofisticato. L’esperienza operativa maturata con il primo lancio, così come l’elaborazione dei dati raccolti, hanno spiegato i vertici del Cira, hanno consentito, infatti, di realizzare un velivolo tecnologicamente piĂą avanzato e di progettare una missione piĂą complessa sia dal punto di vista delle velocitĂ da raggiungere, sia delle manovre da eseguire durante il volo. Il velivolo, la cui funzione è quella di laboratorio volante, servirĂ ad estendere le conoscenze giĂ acquisite nei settori di aerodinamica e strutture e a testare l’affidabilitĂ delle tecnologie e delle leggi di controllo utilizzate per la navigazione con guida automatica ed in parte autonoma. Nelle ultime fasi di preparazione al volo, sarĂ completata l’istallazione a bordo di due esperimenti.
Il primo è proposto da una piccola-media impresa campana, Strago Ricerche, e si basa sull’uso di sistemi elettromeccanici miniaturizzati (Mems) per misurare le accelerazioni avvenute durante il volo. Il secondo è un esperimento didattico di fisica dell’atmosfera chiamato Iris e finalizzato alla rilevazione dell’opacitĂ dell’atmosfera collegata alla presenza di aerosol e ideato da alcune scuole medie superiori della Puglia. Nella realizzazione della prossima missione sono stati ancora coinvolti enti e istituzioni come l’Agenzia spaziale italiana (Asi) per il supporto alle operazioni di lancio, l’Aeronautica Militare per il controllo in sicurezza della missione, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per l’utilizzo del sistema satellitare Artemis, la Marina Militare per le operazioni di recupero del velivolo dopo l’ammaraggio, l’Enav per l’autorizzazione al volo e la gestione delle interferenze con il traffico aereo.
