Come nella vicenda delle mense negate, a rimetterci sono sempre i soggetti più deboli, i bambini. Stavolta dei genitori in difficoltĆ , ancora nel profondo e ricco nord, non hanno pagato la retta della scuola materna e una bimba di soli quattro anni, ĆØ stata cacciata dallāasilo. La storia, a questo punto tristemente ripetitiva, arriva da Terraglione, una frazione di Vigodarzere in provincia di Padova ed ĆØ stata pubblicata dal Gazzettino. Il parroco e il comitato di gestione della scuola materna hanno deciso di non ammettere più in classe una bambina perchĆ© non risultavano pagate tre rette mensili. Scuola e comune si rimpallano le responsabilitĆ e la piccola, figlia di immigrati, dopo aver ripreso per qualche tempo, ora non frequenta più. āLa famiglia si ĆØ trasferitaā assicura il sacerdote. Problema risolto.
La bambina Ā frequentava regolarmente la scuola dellāinfanzia da settembre. Ma a gennaio di questāanno la piccola, si ĆØ vista sbattere le porte dellāasilo in faccia. Una scelta contestata dal sindaco di Terraglione Franco Frazzarin. āLa giunta comunale ha autorizzato lāesonero dal pagamento della retta di frequenza alla famiglia della bambina. Lāesonero riguarda lāinterno anno scolastico, da settembre 2009 fino a giugno 2010, assumendo a carico lāonere complessivo di 1.270 euroā ha scritto il primo cittadino al parroco don Bernardo Pegoraro.
āSpiace constatare che, per decisione unilaterale del comitato di gestione, sia stata presa la decisione di non ammettere la bambina dal mese di gennaio. Di questa intenzione – continua Frazzarin – doveva essere messa al corrente lāamministrazione che avrebbe provveduto a dare copertura della retta. Ritenendo questo comportamento non conforme ai contenuti e allo spirito della convenzione in essere, si auspica un opportuno chiarimento”.
Ma il sacerdote di Terraglione difende la decisione: āDopo tre mesi di rette non pagate e dopo aver chiesto anche un aiuto al Comune, senza ricevere risposta, cosa dovevamo fare? La famiglia non pagava niente, anche la scuola materna ĆØ in difficoltĆ ā. Don Bernardo Pegoraro gira le accuse allāamministrazione locale: āCi siamo rivolti al Comune per sapere cosa fare, ma la risposta ci ĆØ arrivata soltanto quando avevamo giĆ preso la decisione. Noi li abbiamo informati ā puntualizza – ĆØ inutile che si scandalizzino: prima non si impegnano e non fanno niente, e poi si scandalizzano. Adesso il problema ĆØ risolto – conclude – la bambina, dopo aver ripreso per qualche tempo, ora non frequenta più. La famiglia si ĆØ trasferitaā.
