Quelle mozzarelle, una volta aperta la confezione, si coloravano di blu. Un fenomeno filmato con un telefonino da una donna e denunciato ai carabinieri del Nas di Torino, che ne hanno sequestrate 70 mila presso una importante piattaforma della grande distribuzione. Erano destinate a numerosi discount di tutto il Nord Italia. La procura di Torino ha aperto un fascicolo in merito.
Le mozzarelle dei ‘puffi’ provenivano da uno stabilimento industriale tedesco, presso il quale era stato commissionato dalla società italiana che lo commercializza. Al momento i militari dell’Arma non conoscono i motivi della strana pigmentazione che l’alimento assume a contatto con l’aria.
E’ un batterio a causare la colorazione blu delle mozzarelle, prodotte in Germania, trovate a Torino e a Trento. La scoperta è stata fatta dai tecnici dell’istituto zooprofilattico che hanno analizzato i campioni prelevati dai carabinieri del Nas. Il reato ipotizzato è la violazione dell’articolo 5 della legge del 1962 sugli alimenti.
I carabinieri hanno ritirato dal mercato tutte le mozzarelle blu e non c’é il pericolo di trovarne qualche esemplare nei banchi frigo della grande e piccola distribuzione.
Il lotto interessato dal problema è quello delle mozzarelle con scadenza 20 giugno, ma a scopo cautelativo sono state sequestrate anche quelle con scadenza prima e anche più in là nel tempo. Questo perché se la sostanza inquinante fosse nell’ acqua, questa potrebbe essere stata usata per confezionare più lotti. Le confezioni di mozzarelle sequestrate erano in vendita a un euro e 75 centesimi o a due euro, a seconda della grandezza.
REAZIONI “Prima di esprimere un giudizio di merito su di una vicenda che presenta alcuni aspetti in apparenza inquietanti, ho dato immediate disposizioni ai competenti uffici del Ministero al fine di avere tutti i dati indispensabili per formulare un parere adeguato alla necessità di garantire massima sicurezza ai nostri consumatori”. E’ quanto si legge in una nota del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.
Gli importanti risultati delle attività di controllo vanno accompagnati da misure strutturali come l’obbligo di estendere al latte e a tutti i prodotti derivati l’obbligo di indicare in etichetta l’origine per smascherare l’inganno del falso Made in italy rischioso per la salute. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’operazione dei Carabinieri dei Nas di Torino che hanno sottoposto a sequestro cautelativo sanitario settantamila mozzarelle prodotte in Germania