TRIESTE – Il meccanismo era ingegnoso: le banconote le stampava a casa e per rifilarle usava una copertura “perfetta”, quella del suo posto di lavoro. Un casellante autostradale in servizio a Lisert, nel Triestino, è stato “pizzicato” e denunciato. Nel suo casello la polizia ha trovato una decina di banconote da 20 euro fresche di stampa.
L’uomo, un dipendente della concessionaria Autovie Venete, utilizzava i soldi fatti in casa per dare il resto ai viaggiatori. Una copertura con rischio relativamente basso: “clienti” occasionali e di norma meno attenti che in altre situazioni a controllare il denaro ricevuto. Non solo: il falsario prendeva di mira soprattutto automobilisti stranieri.
Con la denuncia è scattata anche la perquisizione in casa dell’uomo: oltre ad altre banconote è saltata fuori anche la stampante. Quindi la confessione: “Ho agito per necessità” ha detto il casellante che, grazie ai soldi falsi, si metteva in tasca un extra da 4-500 euro al mese.
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