MILANO – Almeno 40 appartementi messi sul mercato: prezzi stracciati e acquirenti di favore, la ricetta sarebbe la stessa dello scandalo affittopoli al Pio Albergo Trivulzio a Milano.
I beneficiari sarebbero politici, avvocati e manager della sanità per un “tesoretto” che si aggira intorno ai 30 milioni di euro. Da dove vengono queste case ce lo spiega il Corriere dell Sera in un pezzo di Simona Ravizza.
Sarebbero case lasciate da benefattori nel corso dei secoli alla Baggina, il soprannome del Trivulzio. “L’elenco con le alienazioni avvenute a partire dal 2006 arriva domani in Comune….Da una ricostruzione del Corriere della Sera nella lista ci sono appartamenti (e studi) comprati dall’assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti; dall’avvocato Marcello Di Capua, già presidente dell’associazione Casa Letizia, nata su volontà del sindaco di Milano Letizia Moratti; da manager della Sanità come Antonio Mobilia (direttore generale dell’ospedale San Carlo) e da Adriano Bandera (consigliere di amministrazione della Fondazione Policlinico); da Carla Vites, moglie dell’ex assessore alla Sanità in Regione Antonio Simone”.
I nomi legati a Comunione e liberazione, a pezzi grossi della sanità e ad altri professionisti si legherebbero con il giro delle case. Il Corriere della Sera continua e parla di una casa al civico numero 2 di via Guerrazzi, zona Parco Sempione: “un appartamento che risulta acquistato di recente per un milione e mezzo di euro proprio da Carla Vites, la moglie di Simone”.
“Stessa zona di Milano anche per l’attuale assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, proprietario dal 2008 di 110 metri quadrati in corso Sempione 51, acquistati dalla Baggina per 533 mila euro”.
Poi spunta il nome di Antonio Mobilia, manager del San Carlo, “noto per la sua amicizia con il politico Romano La Russa (ex An): nell’acquisto Mobilia è riuscito a spuntare un prezzo inferiore di 60 mila euro a quello di mercato. Il precedente bando di gara, infatti, è andato deserto. In largo Rio de Janeiro 7 per 160 metri quadrati il direttore generale del San Carlo ha speso 518 mila euro, oggi ci abita la figlia”.
Poi spunta, secondo il Corriere della Sera il nome di Adriano Bandera della Fondazione Policlinico – “una casa in via Statuto 18 che risulta acquistata per 1 milione e 336 mila euro”.