A innescare e causare il cancro può essere anche un solo catastrofico evento che produce centinaia di mutazioni genetiche, portando così al tumore in tempi molto piĂą rapidi del normale. Un risultato, come spiega lo studio pubblicato sulla rivista ‘Cell’, che pone in dubbio quanto si pensava finora, e cioè che i tumori si sviluppassero solo dopo molte mutazioni che si erano verificate indipendentemente nel corso del tempo.
Peter Campbell del Wellcome Trust Sanger Institute di Cambridge, studiando alcuni malati di leucemia, ha individuato un cromosoma che era stato polverizzato in centinaia di frammenti, poi ricomposti insieme in un mosaico casuale di materiale genetico con diverse mutazioni genetiche cancerogene. Il suo team di ricercatori ha sequenziato il genoma di oltre 700 persone con diversi tipi di cancro, e riscontrato questo stesso schema di danno nel 2-3% dei casi.
PiĂą che suicidarsi, come si aspetterebbe dopo danni così seri, sembra che alcune cellule ‘cuciano’ insieme alla meglio frammenti di cromosomi. In alcuni casi si arriva a tre mutazioni cancerogene. ”Il che suggerisce che queste cellule – commenta Campbell – abbiano intrapreso una corsa a grandi passi lungo la strada del cancro”. Sebbene siano note altre situazioni in cui le mutazioni genetiche siano collegate, ciò che è diverso in questo caso è che il danno è localizzato, le mutazioni avvengono in un intervallo ristretto”.
I ricercatori non sono sicuri su quali siano le cause che portino questi cromosomi a essere completamente polverizzati, ma pensano che una spiegazione possa stare nelle radiazioni. Per questo ora vogliono studiare la storia di questi malati, per scoprire se c’è stato qualcosa di particolare nel loro lavoro o nel numero di raggi X cui sono stati esposti.