ROMA – L’inflazione sarebbe al 2,5%, ma non per i cioccolatai, specie nel il periodo di Pasqua ormai alle porte. C’è chi le preferisce al latte e chi fondenti, ma nella scelta delle uova di cioccolato quest’anno gli italiani dovranno guardare più al portafoglio che al gusto, questo perchè si segnalano aumenti fino al 12%. Lo afferma la Confederazione italiana agricoltori, aggiungendo che a determinare l’aumento di prezzo sono i rincari su scala mondiale di cacao e zucchero, ma anche il “caro-gasolio” che incide sui costi di trasporto che per l’80 per cento avviene gomma.
Per le uova di Pasqua “commerciali” si va da un aumento minimo di 3 euro. L’aumento di prezzo, rispetto all’anno scorso, è compreso tra il 5 e il 7 per cento, ma può arrivare fino al 12 per cento per quelle di marca.
Chi invece non vuole rinunciare alle uova di Pasqua “artigianali” deve mettere in conto un budget molto più alto. Le uova di cioccolato da pasticceria costano un minimo di 20-25 euro, ma possono toccare anche quota 100 euro se si passa alla dicitura “cioccolato finissimo” o “extra” o se si vuole “personalizzarle”. In questo caso l’incremento annuo è intorno al 10 per cento.
Anche la tradizionale colomba pasquale ha subito quest’anno aumenti non da poco. Per quella “commerciale” si va dai 3,50 euro ai 9 euro di quella farcita, con un rialzo medio annuo del 5 per cento. Le colombe “artigianali” oscillano invece dai 10 ai 30 euro, con un incremento dell’8 per cento sul 2010.
Le vendite comunque dovrebbero rimanere stabili nel confronto con lo scorso anno. Secondo le stime della Cia, da qui al 24 aprile si acquisteranno 42 milioni di uova di cioccolato (il 60 per cento al latte) e 35 milioni di colombe pasquali, per un giro d’affari complessivo che supera i 500 milioni di euro.