Una legge finora sancisce che il segreto di Stato sulle documentazioni dei servizi, ad esempio sulle grandi stragi del passato da Bologna all’Italicus, decada dopo 30 anni. Ora, invece, le cose potrebbero cambiare, questo termine potrebbe essere eliminato e il segreto di Stato esteso sino die. E’ quanto emerge dalla relazione conclusiva della commissione Granata, istituita dal governo Berlusconi, per studiare le procedure di accesso alla documentazione per la quale è decaduto il segreto di Stato.
Nella bozza di regolamento, al primo articolo, viene previsto che “nei sei mesi precedenti la scadenza del vincolo, il presidente del Consiglio o l’Autorità delegata, nel caso in cui ritenga di disporre la proroga, ne informa senza indugio le Autorità originatrici”. Ma al comma successivo viene specificato che “se tali Autorità lo ritengono necessario, provvedono ad apporre o a reiterare, anche in proroga, la citata classificazione”.
In pratica potranno essere dunque gli stessi responsabili dei servizi segreti, nel caso in cui lo reputino necessario, a proporre al premier di reiterare il “top secret” secondo le loro classificazioni: segreto, segretissimo, riservato, riservatissimo.
Mercoledì il Copasir ha ascoltato Gianni Letta ed ha avviato “la discussione sulle conclusioni della commissione di studio sul segreto di Stato, istituita presso la Presidenza del Consiglio”. Secondo quanto viene riferito da alcuni esponeti della Commissione Granata, la relazione “non risolve i problemi, ma mette in mano le competenze tecniche al legislatore con una disamina approfondita, una interpretazione ed una armonizzazione della legislazione vigente”.