«Nel giro di un giorno siamo passati da eroi a coglioni»: così Luigi Previtali sintetizza il fastidio di chi ha cercato per mesi Yara Gambirasio senza trovarla e ora viene attaccato perché non ha fatto abbastanza con le sue ricerche.
Tutto è partito dall’ammissione del responsabile della Protezione civile di Brembate sopra, (Bergamo), Giovanni Valsecchi: «Abbiamo già perlustrato quel campo». Il riferimento è a quella distesa di terra ed erba dove è stata trovata Yara ormai cadavere da tempo, nascosta da quasi un metro e mezzo di sterpaglie.
Hanno cercato per quasi tre mesi, da quel 26 novembre 2010 quando è scomparsa la ragazzina di 13 anni. Poi per caso un uomo che giocava con il suo aeroplanino ha fatto la macabra scoperta. E i volontari sono stati attaccati di non avere fatto bene.
«Non mi sembra giusto. Magari abbiamo sbagliato ma non ci meritiamo questo» , dicono a Marco Imarisio per il Corriere della Sera. «Abbiamo partecipato di cuore. Se abbiamo sbagliato è solo per eccesso di generosità» E ancora: «Noi volontari eravamo a supporto delle forze dell’ordine. Erano loro che ci dicevano dove andare, cosa fare e dove guardare. Decidevano loro. E noi facevamo il nostro dovere» .
«L’unica volta che ho fatto qualcosa di testa mia — dice Valsecchi al Corriere della Sera — ho portato una squadra ad Almenno, per controllare una cascina abbandonata. Apriti cielo, mi hanno fatto subito tornare indietro. E avevano ragione, senza ordini superiori si sta fermi» .