Nella vicenda della giovane Yara Gambirasio, il Garante per la protezione dei dati personali ”invita i media, nell’esercitare il legittimo diritto di cronaca riguardo ad un fatto di sicuro interesse pubblico, a usare sempre la necessaria responsabilità e sensibilità e a rispettare la richiesta di riservatezza che proviene dalla famiglia e dalla comunità cittadina”.
”La vicenda di Yara, infatti, va purtroppo profilandosi come un fatto di cronaca particolarmente doloroso – sottolinea il Garante privacy in una nota – le cui circostanze e implicazioni potrebbero ledere gravemente la dignità della minore, colpire la famiglia nei suoi affetti più intimi e provocare ulteriore dolore e lacerazione nella comunità nella quale Yara è cresciuta”.
Il Garante chiede, dunque, ai media di ”evitare accanimenti informativi sul caso e di limitarsi a profili di stretta essenzialità, astenendosi dal riportare dettagli e particolari che rendano la ragazzina e la sua famiglia vittime di inutili morbosità”.