ROMA – E’ stato individuato il dna dell’assassino di Yara Gambirasio, la ragazzina di 13 anni scomparsa il 26 novembre scorso a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, e trovata morta tre mesi dopo.
A quanto si apprende, sul corpo di Yara sono stati trovati quattro diversi profili genetici ma soltanto uno – rilevato su un indumento – viene considerato dagli investigatori ”altamente indiziario”. Si tratta di una traccia di dna maschile ed e’ considerata significativa in quanto, sottolineano fonti qualificate, non suscettibile di contaminazione casuale, a differenza degli altri tre.
Oltre a quello dell’assassino, sul corpo e sugli indumenti di Yara ci sono altri tre profili di Dna: due, uno maschile e uno femminile, sono sul guanto della tredicenne e uno e’ invece sul giubbotto della vittima. In questo caso si tratta di una traccia di dna misto ed appartiene a Yara e ad una delle istruttrici di ginnastica ritmica, completamente estranea all’omicidio.
Al momento gli investigatori hanno effettuato oltre 2.500 profili di dna ma tutti hanno dato esito negativo.
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