Dopo l’ultimo sms mandato venerdì scorso per confermare all’amica la sua presenza all’esibizione di ginnastica domenica, gli investigatori continuano a lavorare sulla pista del cellulare. Dieci numeri di telefono nel cellulare, non di più. Il mondo di Yara Gambirasio era tutto in quei contatti racchiusi tra famiglia, scuola e palestra, senza nessun segreto nascosto nei tabulati o nei file informatici. È uno dei pochi elementi che trapela al sesto giorno d’indagini senza una vera traccia utile a ritrovare la giovane, nonostante le centinaia di volontari che hanno battuto le campagne attorno a Brembate sfidando pioggia, neve a temperature rigide.
Dai tabulati telefonici emerge che i numeri memorizzati sul cellulare (marca LG) di Yara sono poco più di una manciata e sempre gli stessi. Questo, da un lato, conferma il profilo della ragazza e dall’altro sembra tagliar fuori definitivamente l’ipotesi di amicizie clandestine e una fuga volontaria. Tra i più ripetuti, c’è il numero di papà Fulvio e mamma Maura, l’ultima ad aver fatto squillare il cellulare di Yara venerdì 26 (alle 18.49) all’uscita dalla palestra. Inutilmente: dopo due squilli, l’apparecchio era risultato sganciato dalla linea telefonica, forse spento da qualcuno oppure scarico.
Ogni spunto viene considerato utile per imprimere una svolta tanto alle ricerche della ragazza quanto alle indagini sulla sua sparizione. Ma il fatto che mercoledì pomeriggio il sindaco Diego Locatelli abbia lanciato pubblicamente un appello perché chi sa o vede qualcosa in questi giorni si presenti ai carabinieri lascia intendere che al momento non ci sono elementi concreti in mano agli inquirenti. Un sussulto si è vissuto solo quando carabinieri e vigili del fuoco hanno fatto sgomberare all’improvviso il centro sportivo abitualmente frequentato da Yara. Palestra, piscina, spogliatoi, persino il bar e la casa del custode sono stati battuti palmo a palmo alla ricerca di indizi o tracce organiche della ragazza. Ma il bilancio, dopo tre ore di lavoro, è stato nullo.
Era corsa voce che il controllo fosse scattato in seguito a una lettera anonima giunta in municipio, circostanza smentita dal sindaco. In serata il pm Letizia Ruggeri ha fatto sapere che quel blitz è frutto di un decreto di perquisizione firmato da lei stessa. Nella giornata di giovedì l’intero territorio tra l’Adda e il Brembo è stato diviso in zone ciascuna delle quali sarà affidata a una squadra di volontari o a nuclei delle Forze dell’ordine.
Verranno anche risentiti testimoni e vicini della famiglia Gambirasio. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere nuovamente convocato Enrico Tironi, il giovane che domenica sera si era presentato davanti alle telecamere raccontando di aver visto Yara salire su un’auto con due uomini, salvo poi rimangiarsi tutto una volta interrogato dai carabinieri. La famiglia ha fatto scudo attorno al ragazzo. “Mio figlio ha fatto una sciocchezza raccontando quelle cose – dice la madre – ma è un ragazzo a posto”.