I carabinieri che indagano sulla scomparsa di Yara Gambirasio hanno fatto entrare questa mattina i giornalisti nel cantiere del centro commerciale alle porte di Mapello (Bergamo), per mostrare il funzionamento del georadar.
La sofisticata apparecchiatura messa a disposizione dal Ros di Roma per scandagliare il sottosuolo in cemento armato, alla ricerca di ogni possibile traccia della tredicenne.
”E’ uno strumento che scatta una sorta di radiografia del terreno grazie all’utilizzo delle onde radio – ha spiegato il maggiore Giuseppe Adinolfi, comandante della Compagnia di Bergamo – Un’antenna scorre in superficie e trasmette le onde, che rimbalzano sul sottosuolo e tornano indietro per essere elaborate da un computer”.
Il georadar è dunque in grado di vedere qualsiasi oggetto che si nasconde nel terreno, fino a una profondita’ di circa dodici metri e di mostrarlo anche in 3D. L’attrezzatura e’ arrivata a Brembate Sopra da tre giorni ed e’ stata utilizzata finora solo nel cantiere, che ormai da dieci giorni e’ oggetto delle indagini dei militari, ma potrebbe essere usato presto anche in altri luoghi.
”Questo attrezzo consente di chiarire i dubbi degli investigatori senza la necessita’ di distruggere cio’ che e’ stato appena costruito – ha aggiunto Adinolfi – Tutti i dati sono stati raccolti e verificati”. Al momento, pero’, non sono state riscontrate anomalie.