Sono passati tre mesi esatti dalla scomparsa, quando nonostante il tempo trascorso, nessuno ancora voleva perdere la speranza di trovare in vita Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre scorso a Brembate Sopra (Bergamo), come una doccia fredda è arrivata la notizia del ritrovamento del suo cadavere. Il corpo è stato notato da un giovane aeromodellista, in un campo che, ironia della sorte, si trova a non più 300 metri dal comando della Polizia Locale dell’Isola Bergamasca, che coordinava i volontari nelle ricerche della ragazzina.
E sul ritrovamento si incentrano i primi dubbi investigativi e una serie di voci lasciano pensare a un giallo, quello di un eventuale abbandono del corpo che potrebbe essere stato fatto proprio sabato. Alcuni residenti della zona, infatti, hanno riferito ai numerosi giornalisti presenti sul posto, che dei testimoni (non loro direttamente, però), avrebbero notato questo pomeriggio un’auto sfrecciare in via Bedeschi, fermarsi e poi ripartire.
Lo stesso sindaco di Chignolo, Pierluigi Marra, ritiene molto improbabile che il corpo fosse lì da molto tempo. ”Abbiamo cercato in quel punto almeno tre volte – ha spiegato – mi sembra incredibile che non siamo riusciti a vederla anche soprattutto perché si trovava in un’area incolta ma in una posizione visibile, non nascosta”. ”Per quanto ne so io – ha aggiunto il sindaco – la protezione civile e le forze dell’ordine hanno cercato in quel luogo almeno due volte. E una terza volta le ricerche sono state fatte spontaneamente dai dipendenti dell’azienda che sorge nelle vicinanze e a cui appartiene l’area. Per me prima non c’era”. Queste voci hanno scatenato una ridda di ipotesi sul fatto che qualcuno possa avere abbandonato proprio sabato il cadavere a Chignolo.
Al momento, però, non ci sono né conferme né smentite ufficiali sul reale passaggio dell’auto benché gli inquirenti abbiano liquidato la cosa come ”una stupidaggine”. Gli investigatori al momento non sanno ancora da quanto tempo il cadavere fosse lì e infatti i primi rilievi anatomopatoligici sono stati compiuti sabato sera proprio per capire (ed è possibile saperlo) se si sia decomposto lì o altrove.