“Ridateci nostra figlia”. I genitori di Yara Gambirasio sono convinti che la figlia sia stata rapita e quindi sia ancora viva. Lo dicono i genitori, lo pensano gli inquirenti.
La discrezione dell’ultimo mese, la rinuncia a cercare capri espiatori, il controllo mostrato anche in occasione del drammatico appello, tutto concorre a dedurre che ci sia stato un rapimento. E rapitori sarebbero i destinatari del messaggio inviato.
Passati 32 giorni dalla scomparsa di Yara i genitori hanno quindi deciso di rompere il silenzio e di lanciare un appello, rivolto a chi “trattiene” la tredicenne scomparsa da Brembate di Sopra. Prima di iniziare i due hanno detto ai giornalisti di essere convinti che Yara sia ancora viva e hanno ringraziato “tutta la gente che con molto amore, con rispetto ci sta sostenendo in questo cammino di speranza”.
“Noi  imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara – hanno detto Fulvio e Maura Gambirasio – chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento d’amore; e dopo averla guardata negli occhi gli aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà ”.
“Noi vi preghiamo – hanno detto commossi i genitori di Yara nell’ex colonia elioterapica, fino a qualche giorno fa tempo base delle ricerche – ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità , aiutateci a ricostruire la nostra normalità . Non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara”.
“Noi siamo una famiglia semplice, siamo un nucleo di persone che ha basato la propria unità sull’amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla solarità del nostro quieto vivere. Da un mese – prosegue l’appello – ci stiamo ponendo innumerevoli domande sul chi, il che cosa, il come, il quando e il perché ci sta accadendo tutto ciò. Noi non cerchiamo risposte, noi non chiediamo di sapere, noi non ci assilliamo per capire, noi non vogliamo puntare il dito verso qualcuno, noi desideriamo solo, immensamente, che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo nel suo paese, nella sua casa, nelle braccia dei suoi cari”.
“Noi imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara – hanno detto Fulvio e Maura Gambirasio, tenendosi per mano – chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento d’amore; e dopo averla guardata negli occhi gli aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà . Noi vi preghiamo, ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità , aiutateci a ricostruire la nostra normalità . La gente ci conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, ci siamo sempre dimostrati come una famiglia aperta, trasparente e diosponibile verso gli altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara. Grazie”. Firmato: Famiglia Gambirasio.