ROMA – Quasi insensibili di fronte a sangue, armi e omicidi sullo schermo del pc, i ragazzi diventano più aggressivi dopo un pomeriggio passato a “sfidarsi” in una partita di calcio virtuale. A scoprire che i videogiochi di calcio rendono più aggressivi di quelli violenti, è un team di ricercatori dell’University of Huddersfield (Gb).
Secondo la ricerca i giocatori restano insensibili quando vedono o compiono un omicidio sullo schermo, mentre giocare con videogame apparentemente innocui, ma più realistici può avere un effetto decisamente maggiore.
Il team di Simon Goodson e Sarah Pearson ha registrato forti reazioni fisiche ed emotive tra i volontari impegnati in partite di calcio, al contrario di quanto accadeva dopo una sfida con videogiochi violenti.
Lo studio, presentato alla conferenza annuale della British Psychological Society a Glasgow, ha cercato di capire se gli eventi che provocano reazioni emotive nella realtà scatenino effetti simili anche se si tratta di videogiochi.
Così quaranta volontari (uomini e donne) sono stati assegnati in modo casuale a sessioni di videogame violenti o partite di calcio al pc. Nel frattempo gli scienziati monitoravano frequenza cardiaca, respirazione e attività cerebrale prima e durante il gioco nelle ‘cavie umane’.
L’analisi dei risultati ha mostrato che ‘uccidere’ qualcuno in un videogioco causa una piccola reazione a livello di attività cerebrale, ma subire gol o un fallo ne provoca una molto più importante.
