ROMA – Dimmi che parole tabù cerchi sul sito porno e ti dirò che “consumatore” di sesso sei. Sembra uno scherzo e invece è un libro, con tanto di pretese scientifiche, realizzato negli Usa da due “esperti” del settore, Ogi Ogas and Sai Gaddam.
I due hanno semplicemente preso i database di alcuni dei più grandi e trafficati siti pornografici gratuiti e si sono messi a scandagliare nelle parole chiave che gli utenti digitano a caccia della perversione desiderata.
Scientifico o meno, il risultati di “A billion wicked thoughts” lasciano comunque più di qualche spunto tra cui riflettere. Innanzitutto, ricerche alla mano, “crolla” il mito delle super teenager. Le modelle di 19 anni, quanto a ricerche, sono esattamente gradite quanto le cosiddette milf, (acronimo inglese non scioglibile per ragioni di opportunità), mamme un po’ attempate e molto più sul tipo della “vicina di casa”.
C’è di più. Sono tanti, soprattutto in Gran Bretagna, i giovani consumatori di porno che cercano in rete video o immagini di donne anziane.
Altra ricerca, altra sorpresa: gli uomini preferiscono le grasse. Le stringhe digitate dai porno consumatori pullulano di sinonimi inglesi del sovrappeso: si fa dall’oggettivo “fat” (grassa) al più evocativi e onomatopeici “plumper” e “chubby”.
Infine l’ultimo dato. Le dimensioni contano. Non sarebbe una sorpresa se non fosse che, a cercare video con membri di grandi dimensioni, secondo i due autori, sono tanti uomini di orientamento eterosessuale. Invidia del pene?
