Sbugiardato il cervello con la risonanza magnetica funzionale: è stato scoperto il trucco che la nostra testa usa per manipolare la percezione che gli altri hanno di noi, cioè per imbrogliare gli altri facendogli credere che siamo onesti mentre in realtà li stiamo ingannando.
E’ il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze PNAS dal gruppo guidato da Read Montague dello Human Neuroimaging Laboratory al Baylor College of Medicine di Houston.
La risonanza magnetica funzionale è una tecnica sempre più usata per leggere nel nostro cervello e capire veramente quello che pensiamo nel profondo: l’obiettivo è usarla nei campi più disparati, dal neuromarketing per creare prodotti perfetti ‘acchiappa-consumatori’, alla ‘neuro-architettura’ che progetta spazi e ambienti leggendo nel pensiero cosa è meglio per noi, alla neurocinematica che studia i trucchi per produrre il film che avrà più successo ai botteghini fino alla ‘neurogiustizia’ che cerca la verità nella mente dell’imputato.
Gli scienziati Usa hanno quindi voluto vedere se con la risonanza si potesse riconoscere una capacità cruciale per vivere in società e relazionarci con gli altri, ovvero la capacità di monitorare e calibrare secondo le nostre esigenze (e obiettivi) l’immagine che gli altri hanno di noi.
L’esperimento. Per farlo gli esperti hanno coinvolto un gruppo di persone in un gioco di economia che consisteva nel vendere e comprare degli oggetti mediante contrattazione. Durante 60 round di questo gioco di contrattazione, il cervello dei partecipanti è stato spiato con la risonanza magnetica funzionale e in quello di coloro che imbrogliano l’avversario, fingendosi onesti, hanno scovato l’attivazione di particolari aree neurali importanti per prendere decisioni e per portare a termine compiti difficili, come la ‘corteccia prefrontale dorsolaterale destra’.
In pratica quando l’obiettivo è quello di imbrogliare gli altri passando per onesti, mentre i nostri comportamenti simulano quelli di una persona onesta, il cervello imbroglione mostra un ‘volto’ ben riconoscibile alla risonanza magnetica. Gli esperti hanno quindi dimostrato che con la risonanza è possibile distinguere due ‘volti’ del cervello, quello onesto e quello che invece si finge tale per imbrogliare il prossimo e dare agli altri un’immagine finta di sé.