BARI – L’Associazione Sportiva Bari rischia di fallire grazie al Comune del capoluogo pugliese: la società dei fratelli Matarrese aveva un debito di 2 milioni di euro con l’amministrazione comunale, per cui  la giunta capeggiata dal sindaco Michele Emiliano avrebbe approvato gli atti per il fallimento.
Come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno,  Emiliano in un primo momento ha fatto dietrofront: “Quella delibera – ha scritto su Facebook – non è stata discussa e sarà revocata”.
“Per errore – ha scritto il sindaco sul social network – è stata inserita tra quelle approvate nel computer del Comune. Domani stesso (cioè oggi, ndr) la delibera verrà revocata”.
Una spiegazione che non chiarisce un dubbio, secondo la Gazzetta del Mezzogiorno: “se non è stata approvata, come Emiliano sostiene, non serve revocarla ma basterebbe cancellarla dall’albo pretorio: invece l’atto è ancora lì”.
Invece, racconta il giornale, successivamente la versione “è cambiata di nuovo: la delibera «risulta iscritta ed approvata», dice un comunicato ufficiale del Comune, ma «solo per un mero errore materiale del segretario generale, così come si evince dalla nota inviata dallo stesso segretario generale alle ripartizioni competenti»”.
Fatto sta che i due milioni di euro che il Bari calcio deve al Comune derivano dalla gestione dello stadio Della Vittoria e dalla manutenzione del San Nicola. La società dei Matarrese chiede invece 973 mila euro al Comune per i lavori di adeguamento al decreto Pisanu, delle quali il club si è fatto carico.
