BARCELLONA – Una Liga senza Barcellona? In teoria impensabile, ma in pratica una possibilità c’è. Nulla a che fare col campo di calcio. Semplicemente se la Catalogna dovesse scegliere di continuare il suo percorso e dichiarare l’indipendenza, il Barcellona, 23 volte campione di Spagna, finirebbe fuori dalla Liga, il massimo campionato di calcio.
E’ questa la posizione del suo presidente, Javier Tebas, e di quello del Consiglio superiore dello Sport spagnolo, Miguel Cardenal.
Scenario improbabile, forse. Ma non impossibile. Il 27 settembre, infatti, si vota per le Regionali in Spagna. E in Catalogna è favorito l’indipendentista Artur Mas che ha un programma semplice: indipendenza dalla Spagna in 18 mesi. Con buona pace del Barcellona.
In una conferenza stampa Cardenal ha ribadito che nè il Barcellona né L’Espanyol (l’altra squadra catalana) potrebbero giocare nella Liga “perché la legislazione lo proibisce. La legge sportiva stabilisce che l’unico Stato che può esibirsi in gare nazionali è Andorra“.
In un messaggio twitter, Tebas ha scritto che “se si spacca la Spagna, si spacca la Liga. Speriano di non non giungere mai a questa assurdità”.