MILANO – Kevin-Prince Boateng è andato via dal Milan e dall’Italia per colpa del razzismo. A rivelarlo è Peters Peters, il direttore finanziario dello Schalke 04, nuova squadra del centrocampista ghanese.
“Voleva assolutamente andare via e lasciare il Milan a causa dei numerosi episodi di razzismo avvenuti durante la sua permanenza in Italia”, ha raccontato il dirigente del club di Gelsenkirchen svelando anche un piccolo retroscena sulla cessione del giocatore. “Boateng aveva la parola di Silvio Berlusconi: lo avrebbe lasciato partire dopo il raggiungimento della qualificazione alla Champions League”.
Missione compiuta, dato che Boateng ha contribuito con una doppietta nella gara di ritorno contro il Psv alla qualificazione del Milan alla Champions. E’ arrivato così il passaggio allo Schalke e l’addio a un’Italia “troppo razzista”, stando alle parole di Peters.
Del resto Boateng ha sempre attaccato in prima persona i razzisti, arrivando anche a lasciare il campo durante l’amichevole del Milan contro la Pro Patria per i cori nei suoi confronti. “Pensare di sconfiggere il razzismo ignorandolo è il più grande errore che possiamo fare -aveva dichiarato il giocatore durante una conferenza a Ginevra dove era stato invitato dall’Onu- E’ come una malattia per la quale non esistono antibiotici. Devi andare alla fonte e combatterla”.