ROMA – Marco Di Vaio è tornato dal Canada, dove gioca con il Montreal Impact, per essere ascoltato dalla Procura federale in merito alla vicenda del calcio scommesse. Nel mirino la tentata combine di Bologna-Bari del 22 maggio 2011. E’ lui, l’ex giocatore del club emiliano, il personaggio più atteso tra gli otto ascoltati negli uffici di via Po. Era il capitano di quel Bologna e da lui gli inquirenti si aspettavano chiarimenti, confrontando la sua versione dei fatti con quella degli altri ex compagni Evangelis Moras, Luca Siligardi, Massimo Mutarelli, Cristiano Lupatelli e Andrea Esposito.
Il pool guidato da Stefano Palazzi, però, ha messo sotto la lente tutti i calciatori felsinei dopo le ammissioni fatte da Daniele Portanova sulla proposta indecente fatta dagli amici dell’ex capitano del Bari Andrea Masiello, Giovanni Carella, Fabio Giacobbe e Onofrio De Benedictis giunti a Bologna prima del match per cercare di combinare la partita con il difensore rossoblu. Portanova, però, già nell’incontro avuto in Piazza Maggiore, respinse la proposta al mittente. E cercò da Masiello spiegazioni a riguardo.
”Chiamai prima Masiello anche per chiedergli chi fossero quei tre e cosa volessero da me, ma non mi rispose – disse ai pm di Bari -. Decisi allora di chiamare Belmonte che mi passò Masiello e gli chiesi perchè gli avesse dato il mio numero”. Il giorno successivo Portanova ammonì i suoi compagni dal tenersi alla larga dai tre individui. A tirare in ballo direttamente Di Vaio è però soprattutto Angelino Iacovelli, ex portantino del Bari.
”Masiello mi disse che poteva sfruttare la conoscenza che aveva con Portanova nonchè con Di Vaio”, raccontò al gip di Cremona Salvini. Nell’interrogatorio Di Vaio avrebbe respinto ogni accusa. ”Mi dispiace per il calcio italiano, stiamo perdendo punti. In Procura però stanno lavorando bene e c’è una grande possibilita’ per ripartire da zero – le parole dell’attaccante -. Sono arrivato stamattina in Italia. In Canada non c’e’ una grossa percezione. Mi hanno chiesto perchè ero stato convocato e gli ho detto che venivo qua per chiarire, dato che hanno convocato tutto il Bologna”.
”Abbiamo chiarito la sua posizione – ha aggiunto il suo legale, Aldo Savoi Colombis -. Non possiamo fornire dettagli perchè altre persone saranno sentite prossimamente”. Tra i baresi, invece, sono transitati in via Po, Nicola Belmonte e Abdelkader Ghezzal, indagati dalla procura di Bari. ”Ha chiarito la sua estraneità, non si è parlato di partite ma dei rapporti con personaggi vicini al Bari”, ha confermato Francesco Catapano, legale di Ghezzal. In attesa delle sentenze della Disciplinare sul processo bis nato dall’inchiesta di Cremona, si è conclusa la settimana di audizioni sulle carte di Bari. Ora il pool di Palazzi tirera’ le somme e programmerà il lavoro futuro: il 26 giugno sarà sentito Marco Rossi, da fissare invece l’audizione di Ekdal. Poi si passerà al filone di Napoli e alle audizioni per il Cremona-ter che dovrebbero tenersi la prima settimana di luglio.