ROMA – La partita Napoli-Parma del 9 aprile 2009 è ufficialmente nel mirino degli investigatori per una presunta combine. In particolare è indagato il portiere di riserva Matteo Giannello, fino alla scorsa estate in forza al Napoli. La partita incriminata è la stessa in cui fu avvistato a bordocampo al San Paolo del figlio del boss Antonio Lo Russo (solo il primo di altri avvistamenti). Secondo i pm napoletani Marino, De Simone e Ranieri quel rocambolesco 2 a 3 in favore del Parma fu il frutto di un accordo: a suffragio della tesi dell’accusa ci sono gli anomali flussi di scommesse registrati tra primo e secondo tempo e le numerose intercettazioni cui è stato sottoposto il portiere.
Intercettazioni che hanno riguardato anche i calciatori Cannavaro, Grava e Mascara, che non sono indagati ma che rischiano una squalifica per omessa denuncia, laddove venga appurato che fossero a conoscenza delle possibile combine. Chi rischia di più, oltre a Giannello, è proprio il Napoli. Da un punto di vista giudiziario resta la parte lesa ma, considerando il precedente di Cremonese e Benevento, ma potrebbe, se le ipotesi dovessero essere confermate, per responsabilità oggettiva, come nel caso Paoloni.
A seguire la telecronaca del gol con cui il Parma rimonta contro il Napoli: