Hernanes, talento brasiliano acquistato dalla Lazio quest’estate, poteva essere un calciatore dell’Inter nell’estate del 2009.
A spiegare il tutto ha pensato Alessandro Bartoli Ciancialeoni, avvocato 35enne che aveva il mandato per trattare con l’Inter. “Iniziai a trattare con l’Inter il 30 aprile 2009 e lo feci con Marco Branca e l’avvocato Cappellini. C’era l’accordo su tutto, l’Inter avrebbe pagato il ragazzo 14 milioni, molto meno rispetto ai 18 offerti dal Barcellona.
L’Inter era nelle priorità del brasiliano e Mourinho aveva dato l’assenso per il suo arrivo.
Strinsi la mano a Branca e chiesi due righe di dichiarazione d’intenti, ma mancava la carta intestata e mi si disse che sarebbe arrivata nel pomeriggio. Dopo una settimana sollecitai ma il tutto divenne più difficile.
Poi venni a conoscenza che la società trattò direttamente con la famiglia di Hernanes in giugno, cercando poi di parcheggiarlo al Chievo. Non credevo che una società come l’Inter si comportasse così”.
Diversa la versione di Marco Branca: “Non trattammo più Hernanes per due motivi: il primo è stata la riduzione ad un extracomunitario dei tesseramenti.
Si doveva prendere Coutinho e c’era una promessa a lui e alla sua famiglia, non potevamo non farlo. Secondo motivo, il tempo. Potevamo acquistare solo vendendo.
Ad agosto abbiamo ceduto Balotelli ed Hernanes non poteva aspettare. Partito Mario, serviva subito Coutinho. Ad Hernanes auguro comunque buona fortuna”.