CALCIOMERCATO MILAN – Un momento simile il Milan, quello targato Silvio Berlusconi, non lo aveva mai vissuto. Ma non bastano otto giornate di campionato in media da retrocessione e mezzo girone di Champions League (4 punti in tre partite) all’insegna della sofferenza per arrivare all’esonero di Massimiliano Allegri. E come annunciato dall’ad Adriano Galliani sintetizzando “il pensiero mio e del presidente”, si va avanti con Allegri nella convinzione che “con questo allenatore e con questo gruppo usciremo da questo momento: i tifosi devono avere pazienza, questo è l’anno 1 del Milan”.
La nuova era è cominciata con gli addii di veterani come Inzaghi, Gattuso, Zambrotta, Nesta, Seedorf, le cessioni di Ibrahimovic, Thiago Silva e Cassano, e una serie di acquisti a basso costo. Ma soprattutto con la convinzione, da parte della società, di essere al livello delle prime della classe in campionato e di poter superare il girone di Champions. La realtà ha fornito un verdetto diverso, e la sconfitta di Malaga (la 6/a in 11 partite con 12 gol segnati e 13 subiti) è solo l’ultima puntata di un rompicapo che Allegri non è riuscito a risolvere nonostante cinque cambi di modulo e una difesa quasi sempre diversa negli uomini. ù
Il livornese probabilmente ha cercato di trovare un’identità alla squadra, ma la mancanza di risultati ha creato solo scompiglio, in campo dove manca un leader tecnico (non può esserlo il ventenne El Shaarawy, il migliore fra i rossoneri fin qui) e anche nello spogliatoio dove si sente la mancanza di gente esperta nei momenti di tempesta. Normale che in questa situazione sulla graticola sia finito l’allenatore, che probabilmente sabato 27 ottobre si giocherà l’ultima chance, nella speranza che si riveli utile anche il ritiro di sei giorni. Ma intanto il livornese incassa la fiducia della società. Una scelta nata dalla convinzione che si possa fare meglio di così. Ma molto probabilmente anche dalla mancanza di alternative valide (le ipotesi vanno da Tassotti, a Rijkaard, a Delio Rossi) ad Allegri, che comunque ha un contratto da 2,5 milioni di euro a stagione fino al 2014.
E’ previsto per il prossimo gennaio un robusto maquillage della squadra rossonera. Per fare “cassa” e, quindi, finanziare la nuova campagna-acquisti potrebbero essere ceduti alcuni pezzi più o meno pregiati dell’organico rossonero: Boateng ha richieste da parte del Bayern Monaco; Abramovich si è rifatto vivo per Pato; Robinho è il sogno ormai non più tanto segreto del Santos. Queste cessioni potrebbero far ricavare al Milan una cinquantina di milioni di euro più un’altra cifra decisamente consistente (altri 30 milioni) di ingaggi risparmiati.