”Se vendo Matri o Lazzari sputatemi”. La frase cult della giornata di calciomercato è di Massimo Cellino, presidente del Cagliari. ”Io voglio restare in serie A”, aggiunge dopo aver chiesto iperbolicamente cento milioni per Lazzari, tanto per chiarire il concetto. E cosi’ Marchetti resta e ”Bisoli spero faccia meglio di Allegri” in panchina. L’ex pupillo di Cellino aspetta che il Milan gli regali qualche grande giocatore. Il nome è lo stesso dallo scorso anno: Luis Fabiano. ”Per arrivare deve partire un grande o un grandissimo da Milano. Ma noi i big li teniamo”, dice un po’ enigmatico l’ad del Diavolo Adriano Galliani. E allora O’Fabuloso dovrà ancora aspettare per San Siro? Per la verità lì gira ancora il fantasma di Ibra, ma l’agente Mino Raiola garantisce che Zlatan se ne andrà da Barcellona se e quando lo deciderà lui. Ma tanto per il Milan è più un sogno che altro, al momento. Intanto Dida ha salutato dopo 10 anni di alti e bassi.
La Juve si è riunita a Torino, sabato si parte per il ritiro, il centravanti arriverà. Ufficializzati gli acquisti di Bonucci e Martinez, Beppe Marotta ha pronte tre alternative a Dzeko, che costa troppo: Pazzini, che il patron della Samp Garrone ha tolto dalla strada per Torino; Gilardino, dichiarato incedibile dalla Fiorentina; Forlan, molto positivo al Mondiale, ma già trentunenne, che l’Atletico Madrid cederebbe a 15 milioni piu’ Grosso (quindi, in totale, circa 18).
La Lazio invece, in attesa di limare le ultime differenze tra domanda e offerta (2 milioni) per la cessione di Kolarov al Manchester City di Mancini, avrebbe ingaggiato a parametro zero il centrocampista australiano Mark Bresciano. L’ex giocatore del Palermo arriverebbe nella capitale da svincolato, ma in serata Lotito ha lasciato capire che ancora non è fatta.
Il nigeriano Makinwa va al Larissa, in Grecia, mentre per la sostituzione di Kolarov si pensa ancora soprattutto a Nadir Belhadj, franco-algerino del Portsmouth. Infine il Bari, che ha chiuso l’accordo per Ghezzal con il Siena.