ROMA – Il ritorno dei nazionali della Roma a Trigoria non è coinciso, come forse qualcuno si aspettava, con un confronto tra Zeman, De Rossi e Osvaldo. I due azzurri, bersaglio delle dichiarazioni del tecnico boemo dopo la gara con l’Atalanta, sono tornati a lavorare rispettando in sostanza quanto dichiarato dall’attaccante al termine della gara vinta dall’Italia sull’Armenia. “Un chiarimento con Zeman? No, non c’è niente da chiarire – la linea di Osvaldo – Un po’ mi è dispiaciuto sentire le parole del mister, perché mi si puo’ dire tutto tranne che non mi impegno. Per il resto penso che sia il campo a parlare”.
Decisamente meno loquace De Rossi, che non ha aperto bocca in azzurro per evitare di alimentare ulteriori polemiche sul suo rapporto con Zeman. Il centrocampista è tornato quindi ad allenarsi a Trigoria, ha salutato il tecnico con una stretta di mano, ed è sceso in campo per svolgere lavoro differenziato assieme gli altri compagni reduci dagli impegni con le nazionali.
All’uscita dal centro sportivo, poi, il giocatore si è fermato a firmare autografi ai tifosi presenti. La situazione di De Rossi, però, non è passata inosservata all’estero. Il Manchester City sarebbe pronto a sferrare un nuovo assalto per acquistare il centrocampista di Ostia. Dopo i tentativi andati a vuoto nel mercato estivo, i campioni d’Inghilterra, secondo il tabloid “The Sun”, torneranno alla carica a gennaio mettendo sul piatto 30 milioni di sterline (circa 37 milioni di euro) per riuscire finalmente a portare il centrocampista in Premier League alla corte di Mancini. I Citizens, però, potrebbero dover fare i conti col Psg di Ancelotti. Al-Khelaifi, presidente del club francese, ha infatti parlato al Golden Foot di Montecarlo proprio del giocatore della Roma. “De Rossi è chiaramente un giocatore molto bravo e noi lo stimiamo. Ma le trattative non si fanno attraverso la stampa” l’uscita del numero uno del Psg che fa seguito a quella di Ancelotti (“E’ un grande centrocampista, ma mi risulta che il mercato in questo momento sia chiuso. Se ne potra’ parlare semmai a gennaio”).