GENOVA – Si scrive “dream”, si legge Benitez, Rafa Benitez. E che in casa Sampdoria questo sia qualcosa di più di un sogno e di una voce, uno di quei boatos che normalmente caratterizzano il periodo caldo che precede il mercato, lo dicono l’assenza da Genova in contemporanea del ds Pasquale Sensibile e del patron Edoardo Garrone prevista per lunedì.
Secondo i bene informati, sarebbe pronto un triennale da 1,5 milioni a stagione da offrire all’ex tecnico del Liverpool. Più o meno lo stesso che era stato proposto all’argentino Mauricio Pochettino. Dunque l’equazione è un progetto a lungo raggio più fuoriclasse più una squadra cambiata per 7/11. Mantenendo infatti la “spina dorsale” (Romero, Gastaldello, Obiang e Eder), la società dovrebbe pensare a rinforzare i laterali di centrocampo, trovarsi terzini e un trequartista, un suggeritore, insomma l’uomo dell’ultimo passaggio.
Il “progetto Sampdoria”, unica alternativa all’anno di transizione e consolidamento che potrebbe aprirsi con Iachini in panchina e una squadra neopromossa, dovrà avere questi requisiti oltre ovviamente a un allenatore che abbia un potenziale e un carisma “spalmabile” almeno su un triennio. La pista Benitez resta comunque difficile da percorrere, anche perché l’ex tecnico del Liverpool pare abbia già detto no alla proposta dell’Atletico Madrid per puntare al Chelsea.
A fronte di un Benitez che va, ci sarebbe pronto un Giampaolo che viene. Ma a questo punto, e visto il no dei grossi calibri, tanto varrebbe tenere in panchina quel Beppe Iachini che ha già compiuto un paio di miracoli sul finire di stagione ed è amato da tifosi e spogliatoio. Nomi per la panchina blucerchiata ne girano e sono più o meno sempre gli stessi: oltre a Giampaolo, Gasperini e Delio Rossi. Il nodo verrà sciolto entro pochi giorni.