Per eludere l’articolo 7 dello statuto Figc che vieta ”il controllo diretto o indiretto di altre società dello stesso settore professionistico, Tanzi – dichiara il pm titolare dell’inchiesta – intestò la partecipazione a Giambattista Pastorello, suo uomo di fiducia”.
Corbelli le sue risposte le aveva già trovate il 10 giugno 2001. Quella domenica, penultima giornata di campionato, mentre il suo Napoli pareggiava in casa con la Roma, il Parma di Tanzi perdeva 1-2 in casa con il Verona di….Tanzi. Partita strana – fa notare la Gazzetta dello Sport – Il Verona andò in vantaggio con un rigore di Oddo, concesso per un fallo eclatante di Benarrivo.
Con quella vittoria il Verona scavalcò il Napoli e lo condannò alla retrocessione in Serie B.
Corbelli che allora gestiva il Napoli con Corrado Ferlaino gridò alla combine. ”Avevo la tracciabilità dei versamenti di Tanzi a Pastorello e l’elenco dei giocatori scambiati tra i due club. Mi sembrava abbastanza per sollecitare una indagine” racconta oggi reduce da un incontro col pm di Calciopoli Giuseppe Narducci.