MILANO, 8 GIU – ”Siamo sempre l’Italia di piazzale Loreto, basta un nome in prima pagina e tutto viene infangato, quando il fatto per ora non e’ chiaro”.
Lo afferma il portiere della Juventus e capitano della Nazionale Gianluigi Buffon, a proposito dell’ultimo scandalo calcioscommesse sottolineando il fatto che possa esserci un rischio di processi sommari. Evidentemente Buffon, quando pensa a processi sommari, pensa subito a Benito Mussolini il cui corpo fu esposto proprio a Piazzale Loreto.
”Bisogna stare molto attenti a dare giudizi troppo veloci: anni fa – aggiunge Buffon durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo assetto societario del gruppo tessile Zucchi, di cui il capitano della Nazionale è uno dei principali azionisti – ci sono passato anch’io, infangato in prima pagina per una cosa nella quale non c’entravo per niente: per ora stiamo facendo solo questo, cioe’ una grande pubblicita’ a uno scandalo dove per ora non c’e’ nulla di concreto”.
Secondo Buffon, alcuni calciatori ”vengono additati come farabutti, perche’ chi vende una partita e ci scommette sopra e’ un farabutto e deve essere radiato a vita. Ma mi sembra che di queste persone non ce ne sia neanche una, quindi andiamoci piano”.
”Mi sembra che si vogliano far emergere nomi che non c’entrano: giocare sulla pelle e sulla dignita’ delle persone” e’ inqualificabile, aggiunge il capitano della Nazionale, secondo il quale ”si deve far parlare del calcio anche quando la stagione e’ finita e c’e’ poco da dire, ma cosi’ c’e’ il rischio di compromettere tutto questo mondo e il business che gli ruota attorno, cosi’ c’e’ il rischio di finire in prima pagina con accuse vergognose e poi finire in ultima con un trafiletto se tutto dovesse rivelarsi infondato”, conclude Buffon rispondendo ai giornalisti a margine della presentazione del nuovo assetto societario della Zucchi.