
La serata Champions del Barcellona passa per la partita doubleface di Luis Suarez, capace di ribaltare l’andata dei quarti contro l’Atletico Madrid quando il match per le sorti di Messi e compagni sembrava stesse per diventare davvero complicato.
E così il pistolero uruguaiano riesce prima a pareggiare il gol di Torres (espulso per somma d’ammonizioni e colpevole d’aver lasciato i suoi in 10 per oltre 50 minuti) e poi a dare la vittoria 2-1 ai blaugrana con un gol di testa frutto di una tambureggiante azione modello calcetto.
Una serata che poteva diventare da incubo per il Barcellona che nel primo tempo non è apparso mai in partita. Il tutto per merito del solito modo di giocare della formazione allenata da Simeone, bravissima a distruggere il gioco degli avversari e a colpire in contropiede.
Al Camp Nou l’Atletico Madrid riesce allora a chiudere l’intervallo avanti 1-0 grazie al gol di Torres, liberato alla grande da un assist di Koke. Nella ripresa, però, i Colchoneros rimasti in dieci per il rosso a Torres, non sono più gli stessi tutta grinta e furore agonistico.
Il Barca si fa sempre più pericoloso, fallisce diverse azioni fino al 63′ quando arriva il meritatissimo 1-1 firmato Suarez: cross dalla destra, Jordi Alba calcia al volo di sinistro e l’attaccante uruguaiano con un tocco di rapina sotto misura fa gol. E’ il 44esimo centro in stagione per l’ex bomber dell’Ajax e del Liverpool.
Passano 10′ e arriva il 2-1 del pistolero che riceve palla da Messi, la scarica per Dani Alves e poi di testa insacca sul cross del brasiliano.
Il Barcellona sente che l’Atletico Madrid è alle corde e continua a spingere fino alla fine alla ricerca di un 3-1 che renderebbe il ritorno dei quarti di finale a Madrid molto più agevole.
Il forcing blaugrana è asfissiante, ma finisce così, 2-1, una vittoria di misura della squadra di Luis Enrique che rimanda ogni discorso qualificazione al match di ritorno. Foto Ansa.




