La Juventus perde anche col Chievo e allunga la sua crisi: a questo punto diventa sempre più probabile il divorzio dal tecnico Ciro Ferrara. La situazione di Ferrara, già complicata dall’eliminazione in Champions League e dalle ultime sconfitte in campionato, sembra a questo punto compromessa.
Ma l’allenatore tira dritto per la sua strada. Di dimissioni non vuol sentirne parlare: «Non mi è mai stato riferito nulla in questo senso. La squadra ha dei valori, ma in questo momento non li esprime. Dobbiamo capire perché». Però ammette che «la dirigenza valuta squadra, allenatore e staff. Se il problema è l’allenatore la società me lo verrà a dire».
In realtà la panchina di Ferrara è in bilico già da alcune settimane. E proprio in questo periodo si sono infittite le voci che vogliono l’imminente arrivo a Torino di Guus Hiddink. Il tecnico olandese avrebbe già il “via libera” della federazione russa: Hiddink allena infatti la nazionale russa, ma questo non gli impedisce di poter dirigere anche un club.
Intanto, dopo lo scivolone col Chievo, la Juve è stata scavalcata anche dalla Roma, che ha battuto il Genoa. Senza contare che il Milan, strapazzando il Siena, ha scavato un solco in classifica tra sè e la Vecchia Signora.
La partita. Nella Juve non ci sono lo squalificato Amauri e gli indisponibili Iaquinta, Sissoko (in Coppa d’Africa), Camoranesi, Trezeguet, Caceres e Poulsen. Ferrara, però, ritrova Buffon al rientro dopo l’operazione al ginocchio sinistro, lancia Del Piero dal primo minuto e schiera Paolucci titolare, l’ultimo arrivato in bianconero.
Nel Chievo non c’è Pellissier e Di Carlo ripropone la coppia gol Granoche-Abbruscato.
La prima occasione è per i padroni di casa con Sardo, che viene atterrato in area da Grosso al momento della battuta. Valeri lascia correre. Cosa che non fa a metà tempo, quando annulla un autogol di Chiellini per una trattenuta di Abbruscato sul difensore bianconero. Questa volta la decisione è giusta.
Ma il gol è nell’aria e arriva al 33′: Sardo lascia sul posto De Ceglie e di sinistro batte Buffon.
Nella ripresa tanto nervosismo, molti gomiti alti e poco altro. I cambi di Ferrara servono a poco. Quelli di Di Carlo a difendere il risultato. L’1-0 basta e avanza.