La città di Foggia e la tifoseria rossonera riabbracceranno Zdenek Zeman domani sera, alle 19, nel Teatro Ariston. La comunicazione ufficiale dell’incarico di tecnico dei ”satanelli” (Prima divisione) è solo un atto dovuto. Il boemo è da giorni al lavoro per assemblare una squadra competitiva con il supporto del direttore sportivo, Peppino Pavone.
Zeman è già in città, blindato dai dirigenti del club e seguito come un’ombra dallo storico accompagnatore, Franco Altamura. La rete di protezione creata intorno all’allenatore ha vacillato solo davanti ad un tabaccaio, tappa imprescindibile per un fumatore incallito. Lì il boemo è stato subito riconosciuto e festeggiato da una folla di sostenitori.
Il calore del popolo sportivo è incontenibile e si registra nel centro dauno una autentica corsa alla sottoscrizione della tessera del tifoso per potere seguire in tutti gli stadi la nuova avventura della squadra del presidente Pasquale Casillo.
“Radiomercato” impazza e sono tanti i giovani talenti dei vivai italiani che sarebbero onorati di vestire la maglia rossonera. Pavone è a Milano e nella sua lista ci sono i nomi di promesse come Fiorillo della Sampdoria e Ciano del Napoli.
Dello staff tecnico farà parte anche Franco Mancini, ex numero uno della stagione d’oro del Foggia (una bandiera con 235 presenze in rossonero): ”Sarò il preparatore dei portieri. L’organico è ancora da definire, ma chi arriverà’ a difendere la nostra porta dovrà avere le caratteristiche richieste dal gioco di Zeman: grande personalità e spiccata propensione alla fase di costruzione delle ripartenze. Insomma dovrà avere voglia di fare spettacolo tra i pali e fuori”.
Intanto anche tra gli esponenti istituzionali c’è grande entusiasmo per il nuovo progetto firmato Casillo-Zeman-Pavone: ”Il ritorno di Zdenek Zeman alla guida dell’Us Foggia è una notizia che ha riempito di entusiasmo la nostra comunità – ha commentato il presidente della Provincia, Antonio Pepe – accendendo speranze e infondendo fiducia. Considero Zeman un grande allenatore, capace di produrre un calcio spumeggiante e spettacolare e di divertire il pubblico, ed un grande uomo, in grado di trasmettere i valori più sani e puliti dello sport. Alla sua figura è legata una stagione straordinaria vissuta dal calcio foggiano, l’epopea di Zemanlandia che speriamo possa ripetersi”.