BARCELLONA – Dove andrà Pep Guardiola? L’allenatore più vincente degli ultimi anni ha deciso di dire addio al Barcellona dopo 4 anni in cui ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere, portando i catalani sul tetto del mondo e facendogli vincere almeno un trofeo a stagione. In due casi Guardiola ha anche vinto la Champions League. Questo sarà però il primo anno in cui il tecnico resterà a bocca asciutta, Mondiale per club a parte. Fuori dalla finale di Champions e con la Liga consegnata al Real Madrid dopo la sconfitta in casa nel Clasico, la prima da quando allena il Barcellona, Guardiola ha forse capito che qualcosa è cambiato, il ciclo si è chiuso, come è normale che sia. Ma adesso cosa farà Guardiola? Lui ha detto che non esclude un anno fermo, per valutare, per capire la cosa giusta da fare. Ma un tecnico così giovane non è detto che rimanga fermo un anno, senza provare un altro tipo di esperienza. Diamogli un 30%. Il restante 70 può essere diviso tra Milan, un buon 25%, Inter, 20%, Chelsea, 15%, una Nazionale, 5%, e la Roma, 5%.
Il 25% di possibilità di andare al Milan perchè Berlusconi lo vuole. Dopo la gara di Champions contro il Barcellona, il numero uno rossonero ha criticato il gioco espresso da Massimiliano Allegri, giudicato troppo difensivo, poco spregiudicato. Elogi invece per il gioco di Guardiola, un sogno che potrebbe avverarsi. Il Milan si appresta a concludere una stagione senza titoli, salvo un crollo della Juventus nelle ultime giornate. Difficile che un tecnico in rossonero possa essere confermato dopo un anno senza vittorie, specialmente con i giocatori e i soldi messi a disposizione. Portare Guardiola in rossonero è però un grosso investimento, non solo per il contratto del tecnico, ma anche perchè Guardiola ha la sua idea di gioco in testa, per la quale servono calciatori ben precisi e con determinate qualità. Cosa che il Milan di oggi non ha perchè impostato in tutt’altro modo. Quindi Guardiola chiederà determinati giocatori. Un’altra grana potrebbe essere il rapporto tra il tecnico catalano e Zlatan Ibrahimovic. I due si sono lasciati malamente quando Zlatan vestiva la maglia blaugrana. Il Milan può veramente rinunciare ad Ibrahimovic per far arrivare Guardiola? Tenendo presente che questo potrebbe essere il primo anno di Zlatan senza vincere un campionato almeno dal 2005. Ma la pista rossonera per Pep rimane comunque quella più calda.
Il 20% di possibilità di andare all’Inter perchè l’Inter è una squadra da rifondare. In casi di terzo posto Moratti potrebbe anche riconfermare Stramaccioni, ma non è detto. Ricostruire una squadra può essere più rapido e di alto morale se affidata ad un tecnico vincente. Guardiola lo è, e Moratti lo ha sempre ammirato. Anche qui però sorge un problema: nel caso l’Inter dovesse non arrivare terza, siamo sicuri che Guardiola vorrà allenare una squadra senza Champions League?
Il 15% di possibilità lo diamo al Chelsea, una squadra che da quando è stata affidata a Roberto Di Matteo sta facendo bene, centrando inaspettatamente la finale di Champions League. Se il Chelsea dovesse compiere un’ulteriore impresa, vincendo il torneo, per la prima volta nella loro storia, sicuramente Di Matteo sarà riconfermato. In campionato però c’è una squadra che fa fatica, che occupa la sesta posizione, ad un punto dalla zona Champions. Anche qui ovviamente il discorso è simile all’Inter. Se il Chelsea non dovesse qualificarsi per la Champions, Guardiola accetterà lo stesso?
Il restante 10% lo dividiamo tra l’allenare una Nazionale, che potrebbe essere quella inglese, o quella spagnola. Ma qui saranno gli Europei a decidere per lui. L’altro 5% lo diamo alla Roma. Impossibile, ma non del tutto. La Roma quest’anno ha preso Luis Enrique, che ha clamorosamente fallito il suo “progetto”. Una bocciatura per il tecnico proveniente dal Barcellona B, che ha cancellato la possibilità di tornare a casa, ma nel Barcellona A. Luis Enrique messo alla prova con la Roma per prepararlo per il dopo-Guardiola. La Roma però ha quei giocatori che se fatti giocare in un certo modo, e soprattutto nei ruoli giusti, potrebbero far comodo al gioco di Guardiola. Improbabile vedere Guardiola sulla panchina della Roma, ma non del tutto.