KIEV – Il motivatore. Leonardo Bonucci racconta di averne usufruito per arrivare fin qui, superando critiche tecniche e sospetti di coinvolgimento nel calcioscommesse.
”Se sono rimasto sereno lo devo a mia moglie che mi rendera’ padre, e ad Alberto Ferrarini: in tre anni e mezzo con lui sono passato dalla serie C allo scudetto Juve e alla nazionale”, racconta il difensore di Viterbo. E a sua volta si propone come ‘motivatore’ part time di un amico azzurro: Mario Balotelli.
”Nessuno qui lo conosce quanto me – racconta il giocatore che lunedi’ a Poznan ha tappato la bocca a SuperMario -, da quando a 17 anni giocavamo insieme nella Primavera dell’Inter. E’ fatto cosi’, ogni tanto fa qualche sciocchezza: fortuna che c’ero io li’ a chiudergli la bocca. Alla fine mi ha ringraziato. E noi ce lo teniamo stretto”. In caso, ci sono i consigli dell’ex compagno di giovanili ad aiutare Balotelli. ”Io glielo avevo detto prima della partita: non pensare a tutto il resto, gioca e sorridi. Ma lo sai che ci pagano per divertirci? A fine partita, quando ha segnato, sono andato a fargli i complimenti e a ricordargli quel che gli avevo detto prima. E lui ha ringraziato”.
A conti fatti, per se stesso e per l’amico azzurro Bonucci ha messo in pratica gli insegnamenti di Ferrarini. Le sue sedute di motivazione erano dietro la grande concentrazione di Toldo all’Europeo del 2000, e il portiere lo ringrazio’ per i tre rigori parati all’Olanda; c’e’ di nuovo lui e le sue sedute a Treviso dietro la serenita’ di Bonucci. ”Si lavora sulla positivita’, sulla capacita’ di pensare: mi ha fatto scoprire una parte di me che non conoscevo – spiega il difensore – anche grazie a qualche libro”. Come ‘The Secret’, best seller del ‘mental coaching’ made in Usa, di Rhonda Byrne.
Deve essergli tornato alla mente nei giorni di Coverciano, quando Criscito andava via per l’avviso di garanzia e su di lui piovevano notizie dalle procure: ”Ho superato quel momento pensando solo al calcio giocato. Paura di un avviso di garanzia e di perdere l’Europeo? No, sapevo di aver gia’ spiegato tutto alla procura di Bari”.
Un grazie va anche alla Juve (”mi ha rinnovato il contratto quando la critica e la gente si prendeva gioco di me”), ma la concentrazione e’ tutta per la prossima avversaria. Anche perche’ senza Chiellini Bonucci sara’ in campo e trovera’ Rooney. ”Quest’Inghilterra ha un’impronta italiana: abbiamo rivisto le loro azioni, segnano in contropiede – sottolinea Bonucci – Rooney e’ un campione universale, ma non c’e’ solo lui. Al momento abbiamo giocato meglio noi. Pero’ nel calcio ci sono anche volonta’ e determinazione”. In fondo, e’ questo il segreto.