SALVADOR, BRASILE – The Show Must Go On. Joseph Blatter, capo della Fifa, ha deciso: Italia-Brasile si giocherà regolarmente.
La protesta che sta minacciando l’ordine pubblico in Brasile ed il ragazzo morto non bloccheranno la partita di cartello della Confederations Cup.
Joseph Blatter, ha minimizzato le manifestazioni di protesta in atto in Brasile contro le spese per l’organizzazione della Confederations Cup e i Mondiali del 2014 affermando che ”il calcio è più importante dell’insoddisfazione delle persone”.
”I manifestanti stanno usando la piattaforma del calcio e la presenza della stampa internazionale per ampliare la protesta”, ha aggiunto.
E allora largo al campo. Oggi Italia-Brasile è soprattutto la sfida tra i due nuovi fenomeni del calcio internazionale: Mario Balotelli e Neymar jr.
Due ragazzi giovani, due star già ricchissime. Balotelli ha già girato Inter e City ed è la stella indiscussa del Milan; i suoi gol hanno trascinato i rossoneri in Champions League.
Neymar, ex bandiera del Santos, ha deciso di trasferirsi in Europa nel Barcellona dove formerà un attacco stellare con Lionel Messi.
Ma Balotelli e Neymar sono solamente gli ultimi due campioni della saga Italia-Brasile. Negli scontri diretti sul campo Italia e Brasile le hanno prese e date (5 vittorie per gli azzurri, 7 Brasile, 3 pareggi), ma la storia del calcio e i numeri del football dei due Paesi consegnano sicuramente ai verdeoro la palma dei più grandi.
TITOLI: l’Italia ha vinto nella sua storia 4 mondiali (e due secondi posti), e un campionato europeo nel 1968. Il Brasile ha conquistato 5 titoli mondiali (e due secondi posti), 3 Confederations Cup.
Ha poi vinto 8 volte la Coppa America e 3 volte il torneo di calcio dei Giochi Panamericani. L’unico trofeo che manca alla Selecao e’ la medaglia d’oro olimpica (l’Italia la conquisto’ nel 1936), fatto che per i brasiliani è diventato un’autentica ossessione: contano di colmare la lacuna in occasione dei Giochi in casa di Rio 2016.
I CAMPIONI: per entrambe le squadre c’e’ solo l’imbarazzo della scelta, per l’Italia tre nomi su tutti: Giuseppe Meazza, leader delle edizioni in cui vinsero gli azzurri (1934 e 1938), Paolo Rossi goleador di Spagna 1982 (storica la sua tripletta proprio al Brasile) e Gigi Buffon capitano di Berlino 2006.
Poi Fabio Cannavaro, che nello stesso anno, il 2006, vinse il Pallone d’oro grazie alle prestazioni nel Mondiale tedesco. Anche per il Brasile tre nomi su tutti: Leonidas, leggendario goleador ai mondiali del 1938, anche se i verdeoro furono battuti in semifinale dall’Italia; Pele’ che trascino’ i suoi al trionfo nel 1958, nel 1962 (ma non gioco’ la finale perche’ infortunato) e nel 1970 (battendo gli azzurri in finale a Citta’ del Messico) e Ronaldo protagonista indiscusso delle vittorie nel 1994 e nel 2002. Indimenticabile anche Garrincha, autentico protagonista del Mondiale di Cile ’62 e il piu’ amato dal popolo.
LE SQUADRA IN ATTIVITA’: in Italia sono 71.689, delle quali 470 professionistiche, 17.020 dilettantistiche e 54.199 impegnate in attivita’ di settore giovanile. In Brasile i numeri disponibili dicono che ci sono 12.890 club, ma non e’ precisato come vengono divisi.
I TESSERATI: alla Federcalcio italiana sono 1.387.046. I calciatori sono 1.151.437, di cui 14.477 professionisti, 466.371 dilettanti e 670.589 nel settore giovanile.
La Federcalcio brasiliana invece non fornisce un dato ufficiale aggiornato a fine 2012 di tutti i suoi calciatori tesserati, ‘dispersi’ fra le varie confederazioni regionali.
L’ultimo rilevamento dava comunque 932.000 tesserati uomini e 4.000 donne. Coloro che militano in squadre estere sono al momento 1.176, come professionisti. In piu’ ci sono anche alcune donne, come la fuoriclasse Marta.
I TECNICI: in Italia i tecnici abilitati sono 62.286, mentre i tesserati dell’Associazione Italiana Arbitri sono 34.728. Gli arbitri brasiliani che operano dalla serie A (il ‘Brasilerao’) alla C sono invece 3.000, di cui 46 donne, che da tempo dirigono partite anche dei campionati maschili.