
In attesa della presentazione ufficiale e delle prime parole di Prandelli da ct designato dell’Italia, si comincia giĆ ad ipotizzare come potrebbe schierarsi, sia tatticamente che dal punto di vista degli uomini, la sua Nazionale. Analizzando la storia del Prandelli allenatore, si parte da una certezza, quella della difesa a quattro: visto l’addio alla maglia azzurra, dopo il Mondiale, di Cannavaro, il nuovo ct ripartirĆ probabilmente, al centro del reparto e davanti all’inamovibile Buffon, da Chiellini e da giovani come Bonucci e Bocchetti, con il possibile ripescaggio di un suo fedelissimo in viola come Gamberini. Sulle fasce dovrebbero essere riconfermati laterali come Cassani e Criscito, giĆ fra i preconvocati di Lippi per il Mondiale. Ma in rampa di lancio potrebbe esserci un altro viola, De Silvestri. Per quanto riguarda centrocampo e attacco, Prandelli a Firenze ha utilizzato sia il 4-3-3 che il 4-2-3-1, dando molta importanza agli esterni d’attacco. L’impressione ĆØ che il reparto nevralgico della Nazionale del futuro potrebbe essere imperniato su un giocatore lanciato proprio da Prandelli, ovvero Montolivo, con Pirlo, De Rossi, Marchisio e Palombo che rimarranno sicuramente nel giro, insieme magari ad Aquilani, altro giocatore che Prandelli ha sempre apprezzato. L’attacco sarĆ invece costruito intorno a un altro ‘Prandelli boy’ come Gilardino, con Giuseppe Rossi che ĆØ un altro pallino del neotecnico azzurro e che sicuramente verrĆ confermato. Degli esterni offensivi, che per Prandelli hanno grande importanza, Pepe ĆØ un altro giocatore che Prandelli apprezza molto, insieme all’altro suo pupillo Marchionni. Ma probabilmente, anche per questi ruoli, il ct pescherĆ molto fra i giovani. Con l’avvento di Prandelli sulla panchina della Nazionale potranno tornare a sperare nella convocazione anche giocatori sistematicamente esclusi da Lippi, come Cassano e Balotelli; mentre saranno a rischio quelli che in passato hanno avuto qualche ruggine col neo ct, ovvero Maggio e soprattutto Pazzini.
