Juve, Inter e Milan in Italia più altre nove squadre in Spagna e Gran Bretagna. Dodici squadre, anzi dodici imprese che annunciano il varo di una gigantesca impresa commerciale nel mondo dell’intrattenimento, il lancio di una nuova merce, di un nuovo prodotto: un Campionato europeo aperto ai team ricchi e forti e chiuso agli altri. Una Lega, ovviamente Super cui si accede per inviti e per volontà dei fondatori (per ora le 12 squadre) e soprattutto si accede per censo. Cioè per potenza economica. E’ la secessione dei ricchi. Secessione in nome dei miliardi, decine e non unità, che il Campionato dei ricchi può, secondo i suoi padri, portare. I miliardi che invece mai porteranno i Campionati e le Coppe cui partecipano anche i non ricchi, il ceto medio e, dio non voglia, i poveri del calcio.
Zavorra e beneficienza
Juve, Inter e Milan e poi le due di Manchester e il Liverpool e l’Arsenal e il Real Madrid e il Barcellona e l’Atletico di Madrid…annunciano la Super Lega con partite da giocare nel mezzo della settimana, una Super Lega a 20 squadre cui saranno ammessi, oltre ai 15 (per ora 12) fondatori altri cinque ospiti. A discrezione dei fondatori. Perché questa nuova Lega e perché fatta così? Dalle spiegazioni dei fondatori appare chiaro: per non subire la zavorra economica del calcio a partecipazione e promozione solo su base di meriti sportivi. Juve-Benevento o Milan-Udinese o Inter-Cagliari valgono poco in diritti tv e in commercializzazione del prodotto, sono zavorra produttiva. Quindi ogni settimana Juve-Barcellona o Milan-Arsenal o Inter-Liverpool che valgono e incassano di più. E il resto del calcio? Per il resto del calcio le squadre del calcio dei ricchi promettono un po’ di beneficienza che verrà dai loro aumentati incassi.
Noi siamo i miliardi e voi non siete…
Il Marchese del Grillo non avrebbe saputo dirlo meglio: noi siamo i miliardi e voi non siete…Quindi lasciateci giocare e arricchire tra noi e il nostro gioco non è aperto a voi perché se voi ci foste ci andremmo a rimettere.
La risposta degli altri: e allora fuori dai Campionati, Coppe e Nazionali
La risposta degli altri del calcio è stata durissima: vi fate un Campionato a parte solo per ricchi? E allora fuori dai Campionati nazionali, fuori dalle Coppe e dalle Nazionali. Gli altri in documento ufficiale definiscono “cinica” la voglia dei ricchi di farsi un calcio a parte e reagiscono in maniera insieme proporzionata e disperata rispetto al danno e all’offesa.
Campionati nazionali senza ad esempio in Italia Juve, Inter e Milan cosa sarebbero e come reggerebbero? Se c’è il mercoledì di City-Real ogni mercoledì, a chi gli sponsor e i soldi delle tv, a Roma-Fiorentina? Il calcio è un rilevante settore della grande industria dell’intrattenimento, ha voluto diventarlo, lo è diventato. Considerarlo soprattutto uno sport è un anacronismo e una copertura ipocrita e ingenua della realtà. E la grande industria dell’intrattenimento è in fase di ristrutturazione del prodotto e del mercato. La Super Lega dei ricchi è una prepotenza arrogante e un po’ cattiva. Ma è scritta nelle cose di ciò che il calcio è, ha voluto essere e sempre più sarà.