Società, allenatore, mercato e calciopoli. Sono questi i 4 fronti da cui riparte la Juventus. Quattro fronti che racchiudono praticamente tutto l’ambiente bianconero. Mercoledì John Elkann ha di fatto risolto il problema più urgente, nominando il cugino Andrea Agnelli al vertice della società e ha annunciato l’arrivo di personaggi importanti. In cassaforte ha già i contratti firmati di Rapha Benitez e Beppe Marotta, ma tutto è ancora da vedere.
Giovedì mattina nel corso dell’assemblea Exor John Elkann ha celebrato il nuovo presidente dicendo: “Sapere che Andrea Agnelli si impegnerà in prima persona nella Juventus è un grande incoraggiamento per me e soprattutto mi fa vedere il futuro della squadra più forte. Andrea ha maturato negli anni grande esperienza sportiva e sono sicuro che insieme all’ad Blanc e alle persone che lavoreranno con lui saprà rafforzare la squadra in tutti i suoi elementi”.
Evidenziando, poi, che “la stagione sportiva è stata deludente”, Elkann ha osservato che “la Juventus è una realtà che ha del valore e nel corso di questi anni ci sono state cose che l’hanno rafforzata, come la realizzazione del nuovo stadio. La Juventus ha tutte le potenzialità per avere un modello virtuso, capace di coniugare risultati sportivi e compatibilità del conto economico, soprattutto ora che la Uefa ha definito in modo chiaro le regole del fair play finanziario che obbligano le società ad avere conti in ordine se vogliono partecipare a competizioni europee. Ora però lasciamo andare Andrea a Vinovo perchè ha molto da fare”.
La “rifondazione” juventina è ufficialmente cominciata come una piramide, si è partiti dalla punta col nuovo presidente ora si scenderà con allenatore e giocatori. La stagione bianconera è stata una delle peggiori della sua storia, fuori anche dalla prossima Champions League salvo miracoli. “Rifondazione” era un termine già stato utilizzato anni fa dopo la retrocessione in Serie B. In quel caso il termine portò fortuna in casa bianconera che nel giro di 2 anni tornò a giocarsi la Champions. Poi forse l’euforia, forse la convinzione di mezzi che poi si sono rivelati inadeguati, hanno portato al declino.
Il ritorno degli Agnelli in presidenza Juve è stato solo il primo passo della ristrutturazione. L’uomo nuovo, quello destinato a ridisegnare squadra e società sarà Beppe Marotta che avrà il ruolo di direttore generale. Il dirigente della Sampdoria ha già firmato con l’avv. Briamonte, il legale della società bianconera che si occupa dei contratti, l’accordo che lo lega alla Juventus. Dal 17 maggio, giorno dopo la fine del campionato, comincerà a lavorare alla ricostruzione. Sarà lui l’uomo che affiancherà Andrea Agnelli alla guida della nuova Juventus.
Nella cassaforte dell’avv. Briamonte è già custodito il contratto firmato nei giorni scorsi da Rapha Benitez. Impegno di tre anni a circa quattro milioni di euro netti l’anno più bonus legati ai risultati. Ma la parte più corposa dell’accordo riguarda il ruolo e i poteri che Benitez ha chiesto alla società bianconera. Abituato al calcio inglese, dove l’allenatore, oltre alla responsabilità della parte tecnica ha ruoli manageriali nella gestione di tutta la parte sportiva, dal mercato al settore giovanile. Prima di firmare il tecnico spagnolo ha voluto chiarire che lui è abituato a lavorare così e non avrebbe accettato di cambiare. Acquisti e cessioni saranno quindi decisi da Benitez che potrà gestire il budget messo a disposizione dalla società.
La società ha messo a disposizione circa 80 milioni di euro per il mercato. Benitez impegnato ancora con il Liverpool nel disperato tentativo di conquistare un posto Champions, non ha ancora consegnato la sua lista. Aspetterà la fine della Premier e poi comincerà a gettare le basi della nuova Juventus. Alcune indicazioni le ha già date. Conoscendo le difficioltà economche in cui versa il Liverpool, ha chiesto di cominciare a fare sondaggi per cercare di arrivare ai cartellini di Torres e Gerard. Nella lista degli acquisti ci saranno anche un forte difensore centrale e uno di fascia. Difficile pensare alla cessione di Diego e Felipe Melo, le grandi delusioni di questa stagione: gli sarà concessa un nuova chance.
Strada avviata dunque per la “rifondazione”, ma per quanto riguarda il fronte calciopoli che posizione assumerà la nuova dirigenza bianconera? “Presto un esposto per la revoca dello scudetto 2005-2006”. Ha annunciato John Elkann, nell’intervista pubblicata dal quotidiano La Stampa.Una frase che può significare: guardiamo al futuro, ma un occhio lo buttiamo anche al passato.