Qualche giorno fa, in previsione dell’incontro, il presidente del Lecce, Pietrandrea Semeraro, si era detto preoccupato. Ma ora e’ stato tra i primi a esprimere ”sconcerto e delusione” per la decisione, e a parlare di ”sconfitta dello sport”. ”E’ il provvedimento peggiore che si potesse prendere”, ha detto. Il direttore generale del Bari, Claudio Garzelli, non contesta la decisione del prefetto, ma parla di mortificazione della tifoseria.
”In estate da noi si e’ verificato un fenomeno importante – ha detto – quasi sedicimila nostri sostenitori hanno sottoscritto la tessera del tifoso, impegnandosi in una campagna nazionale contro la violenza negli stadi”. Anche per lui il provvedimento rappresenta ”una sconfitta di tutto il sistema calcistico”.
E’ amaro anche il commento anche del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che difende entrambe le tifoserie. ”Le citta’ di Lecce e Bari non meritano tutto questo”. ”Ovviamente – afferma – avremmo preferito che la partita si fosse giocata, come sempre, davanti a due tifoserie festanti, ma ci rimettiamo ai responsabili dell’ordine pubblico e alle loro decisioni”.
”La Puglia sportiva sara’ privata della possibilita’ di assistere al suo appuntamento piu’ importante – ha aggiunto – e’ una sconfitta per lo sport”. Decisa la protesta invece degli ultras baresi che definiscono ”scandalosa” la decisione, chiedendo al sindaco Emiliano e al presidente della squadra, Matarrese, una ”levata di scudi”.
Cosi’, dicono, la ‘Tessera del tifoso’ si dimostra un provvedimento inutile, dal momento che viene di fatto cancellata da queste scelte di ordine pubblico.
