Mario Balotelli e l’esultanza contro la Germania (foto Ansa)
ROMA – Mario Balotelli racconta la sua Italia-Germania. Il tiro sotto l’incrocio alla sinistra di Neuer e l’esultanza alla Hulk restano perรฒ tra i ricordi piรน limpidi dell’esperienza azzurra dell’attaccante. “Quando ho visto il pallone rimbalzare, l’istinto mi ha detto: tira di collo pieno, se la prendi bene il portiere non la vede nemmeno” racconta Balotelli al Corriere della Sera.
“ร successo che ho fatto due anni non ai miei livelli. Problemi fisici, altri problemi, non sono stato io. E Conte giustamente ha portato altri giocatori all’Europeo. Fossi stato in lui, avrei fatto esattamente la stessa cosa”. La delusione per non essere parte del gruppo c’รจ, ma con grande sinceritร , Balotelli ammette che la scelta del c.t. di lasciarlo a casa รจ stata giusta. “Mi spiace non essere in Francia ma cosรฌ doveva andare. Alla gente che mi ferma dicendomi che Conte avrebbe dovuto convocarmi, io rispondo: il vero Balotelli lo convocherebbe Conte, Ventura, qualsiasi allenatore. Il Balotelli di oggi no”.
. Perchรฉ ci voglio arrivare. Diventerรฒ Pallone d’oro”. Punta in alto Mario, punta all’obiettivo piรน ambizioso per un calciatore, la prova che pare finalmente aver ritrovato la voglia e la determinazione. “Mi rendo conto di aver fatto due anni della mia carriera dove potevo avvicinarmi al 10 e invece sono rimasto a 5. Posso non aver fatto tutto l’indispensabile per essere il piรน forte, perรฒ l’importante รจ che l’ho capito e non รจ troppo tardi. Non voglio arrivare a fine carriera con il rimpianto di non aver fatto di tutto per diventarlo. Fino a due anni fa – racconta l’attaccante – mi accontentavo di quello che avevo. Facevo bene, sapevo di avere dei colpi, ed ero felice cosรฌ. Non avevo in testa di migliorare, pensavo bastasse. Mentre da due anni a questa parte ho cominciato a lavorare seriamente, eppure i risultati non sono arrivati. Forse ho pagato i 23 anni precedenti. Perรฒ sono molto tranquillo. Sono consapevole che negli ultimi due anni sono cambiato da cosรฌ a cosรฌ”.
BALOTELLI, IL PERSONAGGIO โ “Balotelli รจ un personaggio creato dai giornali: quello che sorride o non sorride, fa una grande giocata, sbaglia un rigore, non esulta. E viene giudicato da quelli che lo vedono giocare”.
MARIO, LA PERSONA โ “Mario รจ un’altra cosa. Un ragazzo di 25 anni che non puรฒ avere una vita normale, ma ci prova, passando il tempo con sua figlia quando รจ possibile, con gli amici, la famiglia, la playstation.”
RAZZISMO โ E poi c’รจ il capitolo razzismo, quello che ha fatto soffrire Mario: “Due anni fa sono arrivato al punto di chiamare il mio procuratore e dirgli: Mino, io non voglio piรน giocare in Nazionale. Non รจ giusto. Io nato in Italia, cresciuto in Italia, non sono mai stato in Ghana – anche se ci andrรฒ – per la legge รจ giusto che io sia italiano. Per prendere quel certificato che รจ appeso all’ingresso, mi sono fatto ore di coda davanti alla Questura ogni anno. Qualche volta mi piacerebbe che chi insulta dicendo che non esistono negri italiani se ne ricordasse”.
ALLENATORI โ “Mai avuto problemi con gli allenatori, rapporto fantastico con tutti. A parte Brandon Rodgers. Con lui รจ stato disastroso” svela il giocatore, che ai tempi dell’Inter fu protagonista di una mezza rissa con Mancini: “Avevo 19 anni, dopo un intervento su un compagno lui si รจ arrabbiato, mi ha strattonato dicendo che rischiavo di fargli male ma รจ finita lรฌ.” A Mourinho, invece, Balo imputa solo una colpa: “Non mi ha fatto giocare la finale di Champions, se entravo segnavo sicuro. Me lo sentivo”.
FUTURO โ Chiusura sul futuro. Tutti si chiedono dove giocherร la prossima stagione: ” Spero nel Liverpool – risponde l’attaccante – Il Milan ha deciso di lasciarmi. Di sicuro non ci sarร un Mario’s back again”.