LECCE- La partita contro il Lecce non รจ per Fabrizio Miccoli una gara come le altre. Il bomber di Nardรฒ non ha mai nascosto di essere un grandissimo tifoso dei giallorossi. ร la squadra del suo cuore, il sogno della sua vita – l’ha sempre dichiarato -.
Il suo grande rammarico รจ quello di aver giocato Al Via del Mare, per adesso, sempre con maglie diverse da quella del Lecce.
Miccoli ha sempre sostenuto che, prima o poi, riuscirร a giocare con la gloriosa divisa salentina.
Ieri si giocava Lecce-Palermo e al 46′ del primo tempo, con i pugliesi in vantaggio di un gol, รจ successo qualcosa che potrebbe cambiare il suo destino sportivo: Miccoli sistema il pallone ai venti metri, calcia verso l’incrocio dei pali e lascia lo stadio del suo cuore senza parole, in quel silenzio che segue sempre il gol di una squadra ospite. Un silenzio totale, profondissimo.
Non รจ tempo di esultanze alla “John Cena”, suo campione di wrestling preferito, ma di commozione, lacrime.
Il “Romario del Salento” non si sarebbe mai aspettato di dover segnare e affossare la squadra di cui รจ tifoso.
Come rimediare a questo incredibile “incidente diplomatico”?
La risposta non รจ facile e la decisione conseguente รจ questione di attimi, d’istinto.
Miccoli รจ sofferente, non se la sente di rientrare in campo e di affrontare la sua gente. A questo punto, di comun accordo con il suo allenatore Delio Rossi, decide di lasciare il campo e di meditare solitario nello spogliatoio rosanero. Al 46′ gli subentra Hernandez che, spietato piรน di Miccoli, condannerร il Lecce ad un pesantissimo ko.
Storia di calcio, storia d’amore.